Santa Maria del Sile

Parroco ospita migranti in chiesa: residenti chiedono al vescovo di cacciarlo

La vicenda, come è prevedibile, sta suscitando tante (e diverse) reazioni

Parroco ospita migranti in chiesa: residenti chiedono al vescovo di cacciarlo
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Due aspetti contrapposti, due scelte, due "stili", per così dire... Da un lato l'accoglienza, dall'altro l'intolleranza. Non è nostra intenzione giudicare, ma la scelta delle parole è quasi obbligata. Perché qui i protagonisti sono un parroco e alcuni cittadini. Il parroco, nei giorni scorsi ha deciso di aprire la porta della parrocchia per ospitare dei migranti e la risposta di alcuni concittadini  è stata netta: hanno preso carta e penna e hanno scritto al vescovo chiedendo di cacciarlo.

Parroco apre ai migranti: cittadini vogliono cacciarlo

Il tema è delicato, le parole potrebbero "tingersi" di giudizi, ma non è nostra intenzione pendere da un lato o dall'altro. Noi vogliamo solo raccontare i fatti. E i fatti sono questi, come ricostruito dal Corriere Veneto.

Un parroco, nello specifico don Giovanni Kirschner, una ventina di giorni fa ha aperto le porte della parrocchia di Santa Maria del Sile, per ospitare un gruppetto di migranti. Otto, per essere precisi, che avevano trovato riparo su giacigli di fortuna in attesa di una soluzione più efficace.

Ma se da un lato, soprattutto da parte delle istituzioni, la decisione del don era piaciuta, dall'altro lato, un gruppo di concittadini, aveva trovato la scelta poco fortunata. Tanto da motivarli a "imbracciare" carta e penna per scrivere, niente meno, che al vescovo della Diocesi monsignor Michele Tomasi, per chiedere di allontanarlo dal paese.

Il motivo? I migranti sarebbero un disturbo: farebbero i propri bisogni all'aperto e darebbero noia a chi si reca a messa. Sembra che ci sia anche un migrante solito pronunciare frasi "catastrofiche o apocalittiche". Insomma quella inscenata è una vera e propria "battaglia", con tanto di raccolta firme inviata, come detto, al "capo" della Diocesi.

Come andrà a finire?

La presa di posizione di Legambiente

"Legambiente Treviso, assieme alle associazioni organizzatrici del festival Raìse, esprime sincero sostegno a Don Giovanni Kirschner e alla sua opera di accoglienza rivolta a migranti e senza fissa dimora.

Di fronte alla petizione di alcuni residenti che chiede l’allontanamento di Don Giovanni Kirschner dal suo incarico di parroco della parrocchia di Sant’Angelo e Santa Maria del Sile, è necessario ribadire che il cammino verso la pace passa proprio dall’inclusione e dall'accoglienza.

Aprire le porte della propria parrocchia, luogo dell’intera comunità, a chi è fragile e si trova ai margini, a chi viene da luoghi geograficamente e culturalmente lontani è un gesto per una volta concreto, di condivisione, che va a colmare il vuoto indifferente della politica e, specialmente in questo momento dell’anno e storico, afferma senza ipocrisie un principio che tutti dovremmo condividere, quello della solidarietà.

La morte poche settimane fa di Mandeep Singh, presso il parcheggio dell’Appiani dove aveva trovato un giaciglio di fortuna, ha sconvolto i trevigiani. Don Giovanni Kirschner ha fatto seguire alla presa di coscienza l’azione, perché in questo caso come non mai le parole non bastano".

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