La Prefettura dimostra di avere a cuore solo i bagnanti, se non interviene con la stessa fermezza (ovviamente non sfruttando 300 guardie venatorie e ittiche delle associazioni di caccia e pesca) per controllare i cacciatori nello svoglimento dell'attività venatoria, essendo quest'ultima fonte inesauribile (annuale ed annosa) di decine di incidenti con morti e feriti.