Dopo 44 anni

Piave Servizi, il decano dei letturisti Maurizio Sanson è andato in pensione

Il presidente Bonet e il Dg Pesce: “Un collaboratore prezioso, che in tanti anni ha assunto un ruolo di riferimento per tutta la comunità”

Piave Servizi, il decano dei letturisti Maurizio Sanson è andato in pensione
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Sempre a contatto con le persone, conosciutissimo in tutta la Sinistra Piave, sono tantissimi gli utenti che indentificano Piave Servizi con la sua figura.

Piave Servizi, il decano dei letturisti Maurizio Sanson è andato in pensione

Il decano dei letturisti di Piave Servizi, Maurizio Sanson, è andato in pensione. Un traguardo raggiunto lo scorso 1° gennaio, dopo 44 anni di lavoro, 35 dei quali trascorsi al servizio proprio del gestore idrico con sede a Codognè.

Sempre a contatto con le persone, conosciutissimo in tutta la Sinistra Piave, sono tantissimi gli utenti che indentificano Piave Servizi con la sua figura.

“Ho sempre avuto un ottimo rapporto con la comunità – ripercorre Sanson - A Motta di Livenza molti contatori erano all’interno delle abitazioni e alcune signore mi lasciavano le chiavi di casa con la massima fiducia. Raccoglievo segnalazioni e problemi, non c’era il numero verde. Non c’erano nemmeno gli smartphone, avevo i gettoni telefonici per andare al bar se dovevo chiamare in azienda. Quando arrivò la radio e potevamo comunicare con quella, ci sembrò una conquista notevole”.

Sanson è stato testimone e protagonista dei notevoli cambiamenti avvenuti nel settore del servizio idrico integrato. Nel 1987, quando il servizio di acquedotto era gestito dal Consorzio di Bonifica, venne assunto dall’allora Consorzio di Bonifica “Pedemontano” Sinistra Piave di Conegliano in qualità di addetto alla manutenzione dei canali e della rete di irrigazione.

“Sostituii un collega e mi venne assegnata la lettura dei contatori dell’acqua nella zona Sud, vale a dire i Comuni di Motta di Livenza, Chiarano, Gorgo al Monticano, Mansuè – ricorda l’ormai ex collaboratore di Piave Servizi - Con il distacco del servizio di acquedotto dal Consorzio di Bonifica e la nascita del Consorzio Acquedotto Sinistra Piave divenni a tutti gli effetti dipendente dell’acquedotto sempre con la mansione di addetto commerciale. Una figura di quegli anni che ricordo con gratitudine ed ammirazione è quella del presidente Ireneo Miotto, che si adoperò moltissimo per far crescere l’azienda, era una persona che sapeva vedere avanti”.

Sanson ha vissuto in prima persona anche la transizione digitale del servizio.

“Si riflette poco su quest’aspetto, in realtà l’informatica ha cambiato in modo radicale il nostro modo di lavorare – osserva - Ricordo i primi fatturatori che portavamo a spalla come un borsello. Si inseriva la lettura e il dispositivo stampava la bolletta che consegnavo all’utente. Si è poi passati ai palmari, dove inserivamo le letture e con il tempo è stata adottata la stampa massiva delle bollette”.

L’ex addetto commerciale di Piave Servizi è stato anche rappresentante sindacale aziendale.

“Ho vissuto l’evoluzione della nostra azienda, sempre a fianco dei colleghi dal 1997 fino alla fusione nel 2016 - ricorda - Il bilancio lavorativo della mia vita in Piave Servizi è estremamente positivo. È logico, ci sono stati alti e bassi, ma Piave Servizi mi ha permesso di crescere sul piano professionale ed umano, ho potuto lavorare in quello che, per certi aspetti, è un ambiente esclusivo”.

Attivo nel mondo del volontariato, per Sanson è tempo di voltare pagina e dedicare più tempo all’associazione musicale che coordina. “Finalmente potrò fare con più frequenza qualche bella camminata in montagna”, sorride.

“Maurizio è stato un collaboratore prezioso, che in tanti anni di lavoro si è dedicato con appassionato impegno alla gestione delle letture, assumendo al contempo un ruolo di riferimento per la comunità, proprio nel filo della nostra mission, ovvero rispondere alle domande dei nostri utenti e cittadini perché ci sentiamo responsabili verso di loro e il nostro territorio – dicono il presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet, ed il direttore generale Carlo Pesce - A lui vanno la gratitudine e l’affetto di tutta l'azienda, con l'augurio di un futuro sereno, ricco di nuovi stimoli ed interessi”.

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