Misure cautelari

Quattro cittadine cinesi sorprese a gestire una rete di prostituzione tra Treviso e Venezia

Le signore gestivano 3 locali tra le province di Treviso e Venezia ed erano direttamente loro che gestivano l'intera operazione

Quattro cittadine cinesi sorprese a gestire una rete di prostituzione tra Treviso e Venezia
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Quattro cittadine cinesi, nella giornata di mercoledì 7 maggio 2025, sono state identificate come le organizzatrici di una vasta attività di prostituzione che coinvolge Treviso città, Spresiano e Campagna Lupia, in provincia di Venezia.

Quattro cittadine cinesi gestivano una reste di prostituzione

L'indagine, coordinata dalla procura di Treviso, è iniziata lo scorso ottobre dopo che gli Agenti ricevettero una segnalazione anonima. Da quel momento è partita l'inchiesta che ha portato allo scoperto un'attività di prostituzione diffusa tra le Province.

Le quattro indagate gestivano tre locali, due in provincia di Treviso e uno a Campagna Lupia, tutti anonimi e senza insegna. All'interno lavoravano solo cittadine cinesi e si dividevano in turni di lavoro.

Le quattro responsabili non gestivano solo i locali e la prostituzione delle ragazze, ma tutto il processo: dall' "assunzione" alla pubblicità su siti dedicati. Inoltre erano loro che amministravano gli spostamenti delle lavoratrici. Di fatto, i pagamenti arrivavano direttamente a loro.

Dopo aver raccolto sufficienti prove, la Polizia ha chiesto e ottenuto le misure cautelari per tre delle quattro indagate. Infatti, due di loro, una di 50 e l'altra di 47 anni, sono state messe ai domiciliari. Alla terza cittadina cinese, anche lei classe '78, invece, è stato imposto l'obbligo di dimora. L'ultima è stata denunciata in stato di libertà.

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