Intervento congiunto

Rischiava di morire per un'embolia polmonare, 80enne salvata all'ospedale di Conegliano

Intervento congiunto di trombectomia percutanea delle équipe di Cardiologia e Radiologia dirette dal dottor Mantovan e dal dottor Piccoli.

Rischiava di morire per un'embolia polmonare, 80enne salvata all'ospedale di Conegliano
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L’anziana, vittima di un trauma che le aveva comportato diverse contusioni ed emorragie, è giunta al Pronto Soccorso del Santa Maria dei Battuti con un quadro severo di mancanza di fiato e insufficienza cardiaca.

Rischiava di morire per un'embolia polmonare, 80enne salvata

Intervento congiunto di trombectomia percutanea, per salvare una paziente 80enne, delle équipe di Cardiologia dell’ospedale di Conegliano, diretta dal dottor Roberto Mantovan e di Radiologia, diretta dal dottor Gianluca Piccoli. L’anziana, vittima di un trauma che le aveva comportato diverse contusioni ed emorragie, è giunta al Pronto Soccorso del Santa Maria dei Battuti con un quadro severo di mancanza di fiato e insufficienza cardiaca.

Aveva un'embolia polmonare

Sottoposta d’urgenza a Tac del cuore, le è stata diagnosticata un’embolia polmonare. Un grosso coagulo di sangue partito dalle vene delle gambe aveva ostruito in maniera grave il circolo arterioso del polmone mettendo a rischio la vita della donna.

“Non potendo essere trattata con farmaci per sciogliere i coaguli a causa del recente trauma – spiegano i due primari - dopo un consulto congiunto tra le équipe si è deciso di tentare un intervento di trombectomia percutanea”.

Dopo pochi giorni fuori dalla Terapia intensiva

Tramite la vena femorale i medici hanno raggiunto i vasi polmonari ostruiti, liberando il polmone dai coaguli grazie al catetere tromboaspiratore. La paziente ha reagito positivamente al trattamento con un miglioramento delle condizioni che le ha consentito in pochi giorni di uscire dalla Terapia Intensiva.

Il dottor Piccoli, che ha eseguito l’intervento, e il dr. Mantovan sottolineano che “il risultato è stato raggiunto grazie all’affiatamento delle due équipe che da sempre collaborano in modo multidisciplinare per la diagnostica e il trattamento di casi complessi.

L’intervento è stato eseguito presso il Polo Angiografico dell’Ospedale Civile dove moderne sale angiografiche interventistiche consentono ai professionisti di lavorare al top della tecnologia.

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