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Sciopero alla Electrolux di Susegana: "Necessari cambiamenti, ma non quelli imposti dalla dirigenza con le minacce"

Le sigle sindacali Rsu denunciano per i lavoratori criticità organizzative e gestionali: "Il sistema non funziona e la qualità della produzione ci preoccupa seriamente"

Sciopero alla Electrolux di Susegana: "Necessari cambiamenti, ma non quelli imposti dalla dirigenza con le minacce"
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Le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) dello stabilimento Electrolux di Susegana hanno proclamato uno sciopero di otto ore per la giornata di venerdì 4 ottobre 2024.

Sciopero alla Electrolux di Susegana

Con lo sciopero di venerdì, i sindacati Fim Fiom Uilm vogliono denunciare una situazione organizzativa e gestionale dello stabilimento Electrolux di Susegana che sta mettendo a rischio non solo la funzionalità e l'efficienza della produzione, ma anche la stabilità stessa del sito e il futuro occupazionale dei lavoratori.

Secondo le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) di Fim, Fiom e Uilm, se la gestione non cambierà, le conseguenze potrebbero essere gravi.

L'adesione allo sciopero odierno è stata totale, tutti i reparti di sono fermi, fanno sapere i lavoratori.

I motivi dello sciopero

Come spiegato in una nota, nonostante la diminuzione dei volumi di produzione – dovuta alla crisi che ha ridotto il numero di frigoriferi da realizzare – la fabbrica continua a presentare significativi problemi operativi.

"Il sistema non funziona e la qualità della produzione ci preoccupa seriamente", affermano le Rsu, sottolineando come le difficoltà non siano più attribuibili a una fase iniziale di assestamento, ma piuttosto a errori gestionali che, anche quando individuati, non vengono corretti.

Sciopero alla Electrolux di Susegana

Secondo i sindacati, da parte della direzione Electrolux di Susegana, l'unica risposta adottata, in particolare dopo il rientro dalle ferie, è stata una crescente repressione nei confronti dei lavoratori.

"Sono state moltiplicate le lettere di contestazione disciplinare nei vari reparti, con accuse che imputano ai lavoratori difettosità, difficoltà operative e di progettazione. Spesso si tratta di contestazioni infondate, che impugneremo", dichiarano le Rsu.

Le problematiche della fabbrica, secondo i sindacati, non derivano dall'incapacità degli operai o dei tecnici, ma dalla perdita di competenze e conoscenze, legata alle dimissioni di manutentori e programmatori, e dall'eccessivo carico di lavoro, che ha portato a un aumento degli infortuni. Le ripercussioni si manifestano non solo sulla salute dei dipendenti, ma anche sull'efficienza degli impianti e sulla produzione.

Un altro elemento di forte criticità riguarda le discriminazioni economiche tra i lavoratori, con trattamenti differenziati senza criteri chiari, riservati a pochi operai e tecnici, creando forti disparità anche tra le diverse aree della fabbrica.

Le Rsu hanno annunciato che quanto sta accadendo sarà denunciato anche a livello di gruppo l'8 ottobre.

"Chiediamo cambiamenti urgenti, ma non quelli che la dirigenza cerca di imporre con minacce e aggressioni verbali. Chi ha causato questi problemi vuole far ricadere sugli operai la responsabilità, che invece è chiaramente da attribuire alla direzione e alla gestione", concludono i sindacati.

La nota dei sindacati
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