Una richiesta "folle"

Spresiano, aiuta la moglie del sindaco dopo il tamponamento e le chiede 10 euro (in nero)

A raccontare la vicenda è stato proprio il primo cittadino Marco Della Pietra: "Una bassezza inqualificabile"

Spresiano, aiuta la moglie del sindaco dopo il tamponamento e le chiede 10 euro (in nero)
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"Il tempo è denaro"... anche se si tratta di due minuti per aiutare qualcuno in difficoltà. Pochi giorni fa, a Spresiano, la moglie del sindaco, dopo essere stata tamponata mentre accompagnava la figlia di 4 anni per fare delle analisi, si è rivolta a un distributore di benzina nei paraggi per chiedere aiuto per sollevare il paraurti danneggiato nell'incidente. Un ragazzo che lavorava lì ha prestato soccorso alla donna prestandole una barra di ferro per sollevare il paraurti, che in una manciata di minuti è ritornato al proprio posto.

Una manciata di minuti che alla donna è costata ben 10 euro (in nero) pretesi dal proprietario del distributore per il "disturbo". La vicenda ha mandato su tutte le furie il primo cittadino di Spresiano...

Spresiano, aiuta la moglie del sindaco dopo il tamponamento e le chiede 10 euro (in nero)

La vicenda ha coinvolto la famiglia del sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, che ha raccontato l'accaduto sul proprio profilo Facebook.

"Ero molto indeciso se scrivere o meno questo post perché negli ultimi tempi il tema “scontrini” ha creato non poche polemiche, ma alla fine credo sia giusto farlo", inizia così il lungo post di denuncia del primo cittadino di Spresiano.

Pochi giorni fa, racconta il sindaco, sua moglie stava accompagnando la figlioletta di 4 anni a fare delle analisi. Durante il tragitto in auto sono state tamponate da un altro conducente. Per fortuna, nessuno dei convolti è rimasto ferito, solo tanta paura per la donna e la bambina.

Tuttavia, non avendo il modulo per la constatazione amichevole, il padre del primo cittadino è stato contattato e si è recato sul luogo per assistere. Dopo aver completato la documentazione, però, si sono resi conto che il paraurti posteriore dell'auto della moglie era bloccato contro la ruota.

"Ora, immaginate la scena - prosegue con il racconto il Sindaco -: una mamma con la figlia di 4 anni, appena tamponate, ancora spaventate e agitate, e mio padre, che non ha più 30 anni, che cerca di sistemare a mano il paraurti.

Fatalità lì vicino (per non dire a pochi metri) c’era un distributore di benzina e mio padre ha chiesto ad un ragazzo che ci lavorava se avesse potuto prestargli qualcosa per fare leva e spostare il pezzo dalla ruota.

Detto fatto: il ragazzo ci ha pensato lui e con una leva in due minuti ha spostato l’ostruzione liberando la ruota. Mio papà allora, per gentilezza, ha chiesto se avesse dovuto qualcosa e il ragazzo gli ha risposto: "Si figuri se non ci si aiuta in queste occasioni!”.

Lieto fine? No, la vicenda non finisce qui.

"Invece è uscito il proprietario del distributore (che evidentemente aveva assistito alla scena dall’interno) dicendo che “il tempo è denaro” e chiedendo 5/10 euro per il “disturbo”. Ale e mio padre inizialmente credevano scherzasse ma quando hanno capito che era serio, interdetti, hanno allungato (sbagliando, sicuramente) 5 euro a testa al signore (tra lo stupore del dipendente e di alcune persone che avevano assistito alla scena) e se ne sono andati quasi senza rendersi conto della cosa".

La moglie ha quindi raccontato l'accaduto al marito, che non appena la donna è tornata a casa ha raggiunto il luogo dell'accaduto.

"Arrivato lì subito ho parlato con un ragazzo, convinto fosse lui, dicendogli che non ritenevo corretto quanto fatto, ma questi mi ha indicato il suo capo all’interno della struttura. Sono entrato, ho aspettato che un paio di persone pagassero il rifornimento e poi gli ho manifestato tutto il mio dissenso in ordine al suo comportamento. Senza alzare la voce.

Gli ho chiesto se fosse stato il caso di chiedere dei soldi in quella situazione e a quelle persone. Eticamente la ritenevo (e la ritengo) proprio una cosa di una bassezza indefinibile. Inqualificabile proprio. Gli ho detto che ognuno fa i conti con la propria coscienza e che di certo non ero andato lì per riavere i soldi.

Però lo scontrino sì, quello lo volevo. Perché passi che sei un uomo infimo ma almeno iva e tasse le paghi. Me l’ha fatto subito mal celando un palpabile imbarazzo dietro una finta tracotanza, asserendo che io non ero presente e che non sapevo quanto tempo avesse perso (in realtà ho avuto praticamente la diretta telefonica e lui, tra l’altro, non aveva mosso un dito) e che “el ghe gavea prestà el levarin” (aveva prestato loro la barra di ferro)….pensa te!

Foto dal profilo Facebook di Marco Della Pietra

A una donna con una bimba di 4 anni e un signore di 75 che, sudato fradicio, tentava di sistemare un paraurti a mano lui, persona dall’animo nobile, aveva prestato la leva e aveva altresì impegnato parte della sua forza lavoro per aiutare i malcapitati.
Due minuti.
Totale: 10 euro.
Devo avergli anche detto che a sti prezzi lui viaggia a 300 euro all’ora.
“Ma mi ghe ne gaveo domandà 5 o 10”.

"Giuro che non ho né inveito né offeso, anche se la tentazione era forte; Dio solo sa quanto avrei voluto gridargli di vergognarsi.
Ora, io so benissimo che la stragrande maggioranza dei benzinai mai si sarebbe comportata come questo tizio e mi spiace molto che all’interno della categoria ci siano persone di questo tipo che, ovviamente, ledono la reputazione anche di chi si comporta correttamente. E magari la fanno sempre franca perché nessuno dice nulla. Beh, stavolta anche no.

Per la cronaca - conclude il primo cittadino -, come potete leggere, mi ha fatto uno scontrino per lavaggio auto esterno (anche perché non credo che tra i tasti predefiniti ci fosse un “prestazione col levarin”) ma almeno, lo ripeto, ci pagherà iva e tasse."

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