Treviso vince la sua medaglia d'oro a Tokyo grazie a Pinarello

Una prestazione monstre del quartetto azzurro composto da Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna ha consentito all'Italia di aggiudicarsi la sesta medaglia d'oro alle olimpiadi di Tokyo, la prima nell'inseguimento a squadre dopo sessantuno anni di digiuno.

Una vittoria made in Treviso

La vittoria, che rimarrà nella storia anche perché conseguita battendo i campioni mondiali della Danimarca e facendo registrare il nuovo record del mondo della disciplina, è frutto del duro lavoro e della classe dei quattro ciclisti italiani, ma anche alla tecnologia dei mezzi che hanno spinto a velocità inimmaginabili. Stiamo parlando delle magnifiche e iper-futuristiche biciclette Pinarello, azienda trevigiana di Villorba. Non è quindi esagerato dire che questa medaglia d'oro è anche un po' di Treviso.

Una bicicletta degna dell'oro olimpico

La Pinarello Bolide HR è un prodigio della tecnica progettato e realizzato in provincia di Treviso. Il telaio, in fibra TorayCa T1100 1K, pesa appena 1.200 grammi e vede la presenza di una resina a matrice nanotecnologica. La forcella è la Onda con le estensioni situate dopo i forcellini, che migliorano l’impatto aerodinamico. La corona anteriore è da 63 mentre quella posteriore è a singolo ingranaggio da 16 denti. Questo significa che con una singola pedalata percorre 8 metri e 21 centimetri circa. Anche i manubri son progettati su misura per ogni singolo atleta, in modo da garantire la posizione più aerodinamica possibile, quella che serve per infrangere i record del mondo come avvenuto questa mattina.