Victoria partorisce ma non è umana: le foto (e il video) del simulatore ad alta fedeltà
Data la sua versatilità Victoria sarà usato, oltre che dagli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e di medicina, anche dagli specialisti ospedalieri per esercitazioni pratiche e simulazioni...
Parla, respira, manifesta emozioni. Il suo nome è Victoria ed è un simulatore di ultima generazione che l’Ulss 2, tra le prime realtà a livello nazionale, ha acquistato per formare studenti e professionisti. Il simulatore è stato presentato oggi, nella sede universitaria dell’Ulss 2 di Via Venier, a Treviso.
Victoria partorisce ma non è umana: le foto del simulatore ad alta fedeltà
Presenti all’evento, assieme al direttore generale Francesco Benazzi, il sindaco di Treviso, la presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 2, il prof Marcello Rattazzi, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, il dr Enrico Busato, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Ulss 2, il dr Paolo Zanatta, direttore dell’Anestesia e Rianimazione di Treviso, il dr Alberto Coppe, direttore dell’Unità operativa Direzione delle Professioni sanitarie dell’Ulss 2 e la dott.ssa Patrizia Mussi, coordinatrice dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie.
Capace di interloquire, reagire agli stimoli esterni e simulare gli stati emotivi, Victoria, alta 1,80 per 90 chili di peso, rappresenta l’evoluzione più recente dei simulatori da parto, con la possibilità, per gli studenti, di affrontare le varie tipologie di parto, da quello semplice al podalico, dal parto con ventosa a quello cesareo. Il simulatore dispone, inoltre, di molteplici accessori, come l’ecografo, il cardiotocografo, un neonato da parto e uno da rianimazione neonatale.
Oltre al parto, Victoria permette di ricreare molteplici scenari al fine di simulare situazioni clinico-pratiche di urgenza ed emergenza come l’intubazione, la rianimazione, l’arresto cardiaco, le convulsioni, lo shock anafilattico e patologie molto simili alla realtà per apprendere in sicurezza manovre di base ed avanzate.
L’investimento per l’acquisto del simulatore è di circa 120mila euro, comprensivo di centro regia che permette di riprendere gli scenari di simulazione e di rivederli nel debriefing per analizzare l’operato degli studenti.
Data la sua versatilità Victoria sarà usato, oltre che dagli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e di medicina, anche dagli specialisti ospedalieri per esercitazioni pratiche e simulazioni.
Il simulatore permetterà di formare gli studenti e gli operatori in maniera sempre più moderna ed efficace, tenendo conto sia dell’emotività che è necessario imparare a gestire in situazioni emergenziali, sia dell’importanza del saper lavorare in team. Grazie a Victoria sarà possibile collegare conoscenze teoriche e abilità pratiche, attraverso un'esperienza formativa completamente nuova e la costituzione di team multidisciplinari. Gli obiettivi principali della simulazione come metodo di insegnamento sono migliorare la qualità dell’assistenza e garantire la sicurezza del paziente.