Villa Minelli si svuota: i dipendenti Benetton affrontano un Natale difficile
Contratti di solidarietà fino al 40% e incentivi all’uscita lasciano i lavoratori trevigiani senza certezze per il futuro
A Villa Minelli, un tempo cuore pulsante del gruppo Benetton, oggi solo una manciata di lavoratori affronta un periodo di grande incertezza. La sede di Ponzano Veneto ospitava oltre 500 dipendenti all’apice della produzione, ma ora appare quasi deserta, mentre i lavoratori rimasti si preparano a trasferirsi a Costrette di Villorba, hub logistico dell'azienda (in copertina: Villa Minelli a Ponzano Veneto).
Contratti di solidarietà e riduzioni salariali
Da tre mesi, ai dipendenti sono stati applicati contratti di solidarietà che riducono lo stipendio fino al 40%. Una misura che, se da un lato tenta di contenere gli esuberi, dall’altro grava pesantemente sulle famiglie coinvolte.
Cristian Medusa, dipendente Benetton e delegato sindacale della CGIL di Treviso, in un'intervista al TGR descrive le difficoltà di questo momento:
"È una riduzione di stipendio, già ora importante, del 40%. Andare oltre vuol dire indebolire il tessuto sociale, perdere potere d’acquisto. Vuol dire avere famiglie quasi costrette ad accettare un incentivo, molto buono, che però non dà futuro, per permettergli di vedere cosa c’è fuori".
L’incentivo e le sfide della ricollocazione
L’azienda ha offerto incentivi economici che, in base all’anzianità, possono arrivare fino a 70mila euro. Tuttavia, per i lavoratori oltre i cinquant’anni o lontani dalla pensione, il problema più grande resta la ricollocazione nel mercato del lavoro. Medusa ha voluto enfatizzare la preoccupazione diffusa tra i colleghi:
"Dopo 35/36 anni qui dentro, spaventa anche questo. Io mi trovo tanti dipendenti, tanti amici, che mi chiedono: 'cosa farò dopo?' ".
Le difficoltà economiche e l’incertezza per il futuro rendono questo Natale particolarmente amaro per i lavoratori e le loro famiglie. E mentre la sede di Villa Minelli si svuota e il trasferimento a Castrette di Villorba si avvicina, i lavoratori del gruppo Benetton si trovano ad affrontare un periodo carico di incertezza.
Quando i terzisti hanno chiuso non si sono preoccupati delle difficoltà affrontate dai titolari e dai dipendenti.... purtroppo è un film già visto....i Benetton hanno dato benessere ma anche tanto malessere.
Dopo i Stefanel è normale che tocchi a loro....
Qualcuno ricorda il nome sulla formula uno, l'insegna luminosa grandissima in Time Square N.Y., le campagne pubblicitarie anche scandalose, i colori veneti rinascimentali, il marchio portato con orgoglio dai giovani paninari, le proposte innovative per l'abbigliamento, le vetrine innovative, dove è finito tutto questo! Marchio vecchio come i proprietari, senza fiato come i proprietari rimasti, finirà con la fine dei 4 fondatori, fatale e inderogabile, a senso unico. Luciano diceva che la vera forza del marchio era non spendere un Euro in pubblicità (?) paradossale. I manager che niente sanno di moda possono sola ridurre le spese, magliette a costo sempre inferiore, abbandono del creativo Veneto per andare in Tunisia o in Serbia per le agevolazioni economiche, ... Alessandro come Elkan e molti altri in Italia non sanno fare nessun tipo di industria, vendono tutto e si limitano a fare gli azionisti e i Presidenti, c'è un amministtatore delegato Benetton? Gilberto l'unico che capiva un po' di tutto diceva che era già tanto se la seconda generazione sapeva fare l'azionista! Luciano è invecchiato avvolto nel suo fascino di imperatore senza trono, preda di manie artistiche per lasciare il segno nella storia, e sempre coccolato dalle sue infinite amanti. È finito l'impero romano, la Repubblica di Venezia, finirà in tempi più brevi la Benetton abbigliamento. Per Benetton e Stefanel che chiudono OVS cresce, il mondo non finisce cambia solamente. Perché non hanno fiducia a Beraldo e simili che sapevano di moda e avevano idee e capacità? Superbia! Superbia del denaro, di superbia si muore!
Il marchio Benetton ha perso prestigio,altri brand lo hanno superato,la gente e volubile,se non sanno rinnovarsi ,possono cambiare tutti igli AD che vogliono,quelli sono solo taglia teste riduttori di costi,ma ,senza programmi di rilancio,sembra paradossale ma dovrebbero fare una pausa e magari come altri posizionarsi in categoria medio alta con prezzi maggiorati,questa ricetta ha sore funzionato,la gente pur di sfoggiare iun marchio spende anche se non puo
Sempre la solita verita, ossia managers incapaci ed incompetenti, e nessuno riduce i loro stipendi e la loro arroganza.