Commenti su: Villa Minelli si svuota: i dipendenti Benetton affrontano un Natale difficile

Roberto

Quando penso che lo stato gli ha regalato le autostrade....! E loro ripagano così! Non ci sono parole!

Gloria

Aggiungo anche che nessuno in questi anni ha pensato di modificare un brand dai colori sempte più sbiaditi e ahimè riconducibile alla tragedia del ponte.

Gloria

La cosa divertente è che ogni giorno Alessandro Benetton dispensa sui social grandi lezioni di imprenditorialità

Micaela

Buon giorno. Io penso che tutti i manager andrebbero cancellati dalle aziende. E credo anche che quando sposti parte della tua azienda in paesi sottosviluppati: per profitto! Questo è quello che succede. Le nostre eccellenze buttate. Non piango per i Benetton,( perché non li credo così ingenui) ma per i dipendenti, per il Veneto e per la nostra Italia. Distinti saluti.

Ezio

Era tutto assolutamente prevedibile; non occorre avere studiato economia per sapere che qualsiasi prodotto ha un suo ciclo di vita, esso nasce, si sviluppa sino a raggiungere l'apice e poi inevitabilmente decresce fino ad estinguersi. L'unica cosa da fare era quella di ricollocarsi con le produzioni in Paesi emergenti, dove il costo della manodopera è molto più economica. Quanto alla famiglia Benetton, manager ben prezzolati gli hanno consigliato di ammassare le enormi ricchezze realizzate in passato in aziende estremamente remunerative come Autostrade o Autogrill, continuando a realizzare altrettante ricchezze. Bisogna ricordare le pessime privatizzazioni fatte da Prodi!

Nadia

Quando i terzisti hanno chiuso non si sono preoccupati delle difficoltà affrontate dai titolari e dai dipendenti.... purtroppo è un film già visto....i Benetton hanno dato benessere ma anche tanto malessere.

Marco

Dopo i Stefanel è normale che tocchi a loro....

Tiziano

Qualcuno ricorda il nome sulla formula uno, l'insegna luminosa grandissima in Time Square N.Y., le campagne pubblicitarie anche scandalose, i colori veneti rinascimentali, il marchio portato con orgoglio dai giovani paninari, le proposte innovative per l'abbigliamento, le vetrine innovative, dove è finito tutto questo! Marchio vecchio come i proprietari, senza fiato come i proprietari rimasti, finirà con la fine dei 4 fondatori, fatale e inderogabile, a senso unico. Luciano diceva che la vera forza del marchio era non spendere un Euro in pubblicità (?) paradossale. I manager che niente sanno di moda possono sola ridurre le spese, magliette a costo sempre inferiore, abbandono del creativo Veneto per andare in Tunisia o in Serbia per le agevolazioni economiche, ... Alessandro come Elkan e molti altri in Italia non sanno fare nessun tipo di industria, vendono tutto e si limitano a fare gli azionisti e i Presidenti, c'è un amministtatore delegato Benetton? Gilberto l'unico che capiva un po' di tutto diceva che era già tanto se la seconda generazione sapeva fare l'azionista! Luciano è invecchiato avvolto nel suo fascino di imperatore senza trono, preda di manie artistiche per lasciare il segno nella storia, e sempre coccolato dalle sue infinite amanti. È finito l'impero romano, la Repubblica di Venezia, finirà in tempi più brevi la Benetton abbigliamento. Per Benetton e Stefanel che chiudono OVS cresce, il mondo non finisce cambia solamente. Perché non hanno fiducia a Beraldo e simili che sapevano di moda e avevano idee e capacità? Superbia! Superbia del denaro, di superbia si muore!

Dario

Il marchio Benetton ha perso prestigio,altri brand lo hanno superato,la gente e volubile,se non sanno rinnovarsi ,possono cambiare tutti igli AD che vogliono,quelli sono solo taglia teste riduttori di costi,ma ,senza programmi di rilancio,sembra paradossale ma dovrebbero fare una pausa e magari come altri posizionarsi in categoria medio alta con prezzi maggiorati,questa ricetta ha sore funzionato,la gente pur di sfoggiare iun marchio spende anche se non puo

Augusta

Sempre la solita verita, ossia managers incapaci ed incompetenti, e nessuno riduce i loro stipendi e la loro arroganza.

Pasetti Luciano

Che non sono i padroni come i Benetton o gli Agnelli - Elkann che danno da mangiare ai lavoratori. Sono i lavoratori che danno da mangiare a imprenditori come i Benetton che giocano a fare i finanzieri con la pelle e il sangue dei lavoratori.

Luciano Riello

Dopo tanti anni di lavoro intenso, ma anni "belli"" mi rattrista vedere che fine miserabile sta' facendo la mia"ex" azienda dove mi hanno dato da mangiare per venti cinque anni. Meneger incapaci, strapagati, senza nessun interesse per l'azienda ed i lavoratori. È la giusta fine..qualcuno ricorda quando dicevamo ai terzisti dopo anni e anni d'impegno...la Cina ,l'India' il Bangladesh sono più economici e attrattivi...inventatevi un lavoro per voi ed i vostri dipendenti...come mai ora la proprieta' non sa' inventarsi un lavoro???solo taglie dismissioni??

De rosa

Forse adesso si ricorderanno quanti terzisti hanno chiuso perche non venivano pagati il giusto

Luigi

Frutto di una mancanza di idee e di capacità nel capire che delocalizzando si perdeva in qualità e si deprezzava il marchio ,il tutto unito a una supponenza senza eguali Con manager strapagati .Mi spiace ma è la giusta fine di imprenditori nati sul boom economico ma senza capacità

Cornelio

Sembrerebbe in atto una liquidazione pseudo ordinata del Brand, l’esperienza del nuovo Management: Ilva, Alitalia, Astaldi, fa presagire solo questo. I manager che hanno causato questo dissesto sono stati liquidati con fior fiori di buone uscite, chi paga sono invece i lavoratori, i franchising costretti a chiudere e additati come insolventi e tutti i lavoratori dei negozi in giro per l’Italia. Più che un chirurgo in sala operatoria, sembra più un macellaio in un mattatoio