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Voucher e premi ai giovani che smettono di fumare marijuana: come funziona il progetto "ICM" dell'Ulss 2

La sperimentazione mira a studiare come il sistema di ricompensa possa incidere su alcuni comportamenti dannosi, come le dipendenze

Voucher e premi ai giovani che smettono di fumare marijuana: come funziona il progetto "ICM" dell'Ulss 2
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Buoni spesa fino a 250 euro e una “lotteria” a premi per giovani con dipendenza che decidono di smettere di usare marijuana. Questo il progetto ICM dell'Ulss 2 Marca Trevigiana che studia il sistema della ricompensa per contrastare le dipendenze.

Voucher e premi per i giovani che smettono di usare marijuana

Il Dipartimento per le Dipendenze dell'Ulss 2 Marca Trevigiana ha avviato dal 2022 un progetto sperimentale per studiare come il sistema di ricompensa possa incidere su alcuni comportamenti dannosi, come le dipendenze.

Il progetto ICM è la prima sperimentazione di questo tipo in Italia, l'idea prende spunto da uno studio già effettuato in Germania, ma per la prima volta nella nostra Penisola viene sperimentato in provincia di Treviso.

A spiegarci come funziona il progetto è la dottoressa Eva D'Incecco, direttrice del Dipartimento per le Dipendenze:

"Il progetto ICM ha ottenuto l'approvazione nel 2022 ed è rivolto in particolare ai ragazzi tra i 18 e i 24 anni con dipendenze da cannabis che si rivolgono al SerD di Conegliano. Il progetto ha lo scopo di studiare come le ricompense possano incidere su alcuni comportamenti dannosi, coma appunto la dipendenza da cannabis", spiega la dottoressa.

"Ai ragazzi che aderiscono chiediamo di sottoporsi a un esame delle urine una volta a settimana, per verificare se venga o meno fatto uso di marijuana, per tre mesi. Se i risultati degli esami sono negativi, chi è inserito nel gruppo di controllo riceve un biglietto della lotteria (per l'estrazione finale di un monopattino elettrico), chi invece è inserito nel gruppo sperimentale riceve un piccolo voucher, per un massimo di 250 euro alla fine dei tre mesi".

Ma ai ragazzi non vengono mai consegnati dei soldi, sottolinea la dottoressa D'Incecco:

"Non abbiamo mai dato dei soldi ai ragazzi. Con questi voucher possono acquistare degli oggetti o capi di abbigliamento ma sempre sotto la supervisione di un operatore della Comunità Giovanile di Conegliano (l'ente privato che ha preso parte al progetto)".

La sperimentazione è ancora in corso, fino ad ora vi hanno preso parte 40 ragazzi, 20 nel gruppo di controllo e 20 nel gruppo sperimentale.

"L'obiettivo è di arrivare a 60 ragazzi in totale, poi potremo esaminare i risultati e pubblicare un articolo scientifico. Per ora possiamo dire che abbiamo avuto risultati positivi, con questo metodo stiamo riscontrando una maggiore adesione al trattamento", conclude la dottoressa D'Incecco.

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