L'assoluzione

Caso Anica Panfile: la Procura ricorrerà in appello, Battaggia unica pista

Il Re del Pesce era l'unica pista della Procura, ma la sentenza della Corte è chiara: Franco è innocente.

Caso Anica Panfile: la Procura ricorrerà in appello, Battaggia unica pista
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A due anni dall'omicidio di Anica Panfile, dopo l'assoluzione di Franco Battaggia, il cosiddetto "Re del Pesce", che è sempre stato il principale indiziato, non ci sono altre piste da seguire.

Assolto Franco Battaggia

Franco Battaggia, 81enne di Spresiano, è stato fin da subito al centro delle indagini per trovare il colpevole dell'omicidio di Anica Panfile, avvenuto il 21 maggio 2023. Proprio per questo, la Procura, una volta ricevute le motivazioni della sentenza, valuterà se fare ricorso alla Corte d'Assise d'appello di Venezia.

Nello specifico, non ci sono mai state prove schiaccianti contro il Re del Pesce, ma essendo stato l'ultima persona nota a vedere la vittima, successivamente ritrovata con gli stessi vestiti, è stato fin da subito il principale sospettato.

Di fatto, per l'accusa il movente sarebbe stata una lite scoppiata dopo un incontro a base di sesso e cocaina. Tuttavia, la difesa è riuscita a smontare tutte le accuse. Infatti, grazie ai tabulati telefonici, sarebbero riusciti a confermare che Franco Battaggia si trovava al casello di Treviso Nord, mentre il cellulare di Anica era attivo in via Tagliamento ad Arcade.

La Procura

Grazie all'avvocato Fabio Crea, il Re del Pesce è riuscito ad avere un alibi valido, scagionandolo. Infatti, proprio per questo dettaglio non da poco, il suo cliente è riuscito a ottenere l'assoluzione con formula piena dopo 535 giorni di carcere da innocente.