a Poggio Rusco

25enne di Treviso rivela al compagno che è incinta, lui la picchia e cerca di strangolarla

Il compagno 27enne è stato arrestato e portato in caserma per gli accertamenti: è emerso che non era la prima volta che la ragazza subiva violenze

25enne di Treviso rivela al compagno che è incinta, lui la picchia e cerca di strangolarla

Un’altra drammatica vicenda di violenza sulle donne si è consumata mercoledì 10 settembre a Poggio Rusco, in provincia di Mantova (Lombardia). Vittima una giovane di 25 anni, residente a Treviso, che dopo aver rivelato al compagno di aspettare un bambino è stata picchiata e quasi strangolata dal 27enne, senza fissa dimora, ora in carcere.

La lite sul treno

Come riporta Prima Mantova, i due stavano viaggiando a bordo del regionale Bologna–Bolzano quando la ragazza ha confidato al compagno la gravidanza. La reazione del compagno è stata violentissima: le ha strappato la maglietta e l’ha colpita ripetutamente con schiaffi. Allarmato, il capotreno ha avvertito le autorità. Poco dopo, giunti alla stazione di Poggio Rusco, la coppia è scesa.

Il tentato strangolamento in stazione

La situazione è precipitata ancora di più una volta scesi a terra. Il 27enne ha afferrato la compagna per il collo, cercando di strangolarla. Le urla della ragazza hanno attirato l’attenzione di un passante, che ha chiamato i Carabinieri. I militari, arrivati in pochi minuti, hanno faticato per separare l’aggressore dalla giovane, visibilmente terrorizzata e con i vestiti strappati, oltre a lividi sul corpo e segni sul collo.

L’arresto e i soccorsi

Il 27enne è stato subito arrestato e portato in caserma per gli accertamenti. È emerso che non era la prima volta che la ragazza subiva violenze: il giovane la picchiava già da tempo per motivi di gelosia. Dopo la formalizzazione delle accuse, il 27enne è stato trasferito alla casa circondariale di Mantova con l’imputazione di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

La 25enne è stata soccorsa da un’ambulanza della Croce Bianca di Quistello e accompagnata all’ospedale di Borgo Mantovano, dove ha trascorso la notte in osservazione. Successivamente è tornata dai genitori e sarà accolta in una comunità protetta, lontana dal compagno e in condizioni di maggiore sicurezza per lei e per il bambino che porta in grembo.