66enne trevigiano muore in montagna, il suo cane-eroe guida due escursionisti al corpo del padrone
A stroncare Valter Affori sarebbe stato un improvviso malore. Il cane, visibilmente provato ma in buone condizioni, è stato preso in carico dalla squadra di soccorso

Una scena toccante e carica di umanità si è consumata sabato pomeriggio, 14 giugno 2025 sulle pendici del Monte Guslon, in Alpago. A scoprire il corpo senza vita di Valter Affori, 66 anni, originario della provincia di Treviso, sono stati due giovani escursionisti, ma la vera guida è stato il suo fedele compagno a quattro zampe.
Cane-eroe guida due escursionisti al corpo del padrone
Erano circa le 14.30 quando i due ragazzi, impegnati lungo l’anello escursionistico 924A, si sono visti venire incontro un cane dal pelo nero. L’animale non sembrava spaventato né aggressivo, ma determinato.
Dopo essersi fermato brevemente davanti a loro, si è voltato e ha iniziato a camminare nella direzione opposta, come se volesse condurli da qualche parte. I due, insospettiti dal comportamento del cane, hanno deciso di seguirlo. Poco dopo si sono trovati davanti a una scena tragica: il corpo di un uomo, disteso in un prato, ormai privo di vita.
Immediata la chiamata ai soccorsi. Una squadra del Soccorso alpino dell’Alpago è salita in jeep per poi proseguire a piedi fino al punto indicato. Con loro anche il personale sanitario del Suem di Pieve di Cadore, che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo e provvedere al trasferimento della salma alla cella mortuaria di Chies d’Alpago. A stroncare Valter Affori sarebbe stato un improvviso malore.
Determinante, per risalire alla sua identità, il telefono cellulare che l’uomo portava con sé. Ma a rendere possibile il ritrovamento del corpo è stato il gesto istintivo, quasi umano, del suo cane, rimasto accanto al padrone fino all’arrivo dei soccorsi.
Il cane, visibilmente provato ma in buone condizioni, è stato preso in carico dalla squadra di soccorso e affidato temporaneamente alle forze dell’ordine. Nei prossimi giorni sarà ricostruita l’intera vicenda e si deciderà il futuro del “cane-eroe” che, con la sua fedeltà, ha permesso di scrivere una pagina tanto triste quanto profondamente commovente.