A Cima Grappa la "Staffetta degli Eroi"

La cerimonia ideata dal Nucleo di Trevignano dell'Associazione nazionale Paracadutisti d'Italia.

A Cima Grappa la "Staffetta degli Eroi"
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A Cima Grappa la "Staffetta degli Eroi". Toccante cerimonia domenica scorsa 26 maggio, in Cima Grappa. Era la quinta edizione della “Staffetta degli Eroi”, manifestazione ideata dal Nucleo di Trevignano della Sezione di Treviso dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia. “Abbiamo ideato la “staffetta” nel 2015, in occasione del centenario dell'inizio della prima grande guerra, - ci ha spiegato Giuliano Ferraro, fiduciario del Nucleo di Trevignano – per ricordare i moltissimi ragazzi, quasi tutti giovanissimi, che hanno dato vita per difendere la Patria”. La “Staffetta degli Eroi” si svolge lungo il percorso tra Malga Moda e Cima Grappa lungo la via Cadorna. Il tragitto è diviso in quattro tappe evidenziate da opportuna segnaletica: Ad ogni tappa il cambio dell'alfiere e della relativa pattuglia che marcia in fila indiana mantenendo il passo militare. Un percorso dimostrativo di quello che ha fatto l'esercito italiano proprio in via Cadorna. All'arrivo a Malga Moda è stato effettuato l'alzabandiera, quindi sono state formate le pattuglie prima della partenza; in tutto 7 chilometri e 200 metri. Raggiunto l'ossario di Cima Grappa l’alt, tutti sull’attenti per il tributo ai caduti al suone della tromba, e la recita della preghiera del paracadutista: ..”..Eterno immenso Iddio che creasti gli infiniti spazi e ne misurasti le misteriose profondità, guarda benigno a noi, Paracadutisti d’Italia, che nell’adempimento del dovere, balzando dai nostri apparecchi, ci lanciamo nella vastità dei cieli. Manda l’Arcangelo S. Michele a nostro custode: guida e proteggi l’ardimentoso volo. Come nebbia al sole davanti a noi siano dissipati i nostri nemici: Candida come la seta del paracadute sia sempre la nostra fede e indomito coraggio. La nostra giovane vita è tua o Signore! Se è scritto che cadiamo, sia! Ma da ogni goccia del nostro sangue sorgano gagliardi figli e fratelli innumeri, orgogliosi del nostro passato, sempre degni del nostro immancabile avvenire. Benedici, o Signore, la nostra Patria, le famiglie, i nostro cari. Per loro, nell’alba e nel tramonto, sempre la nostra vita!. E per noi, o Signore, il tuo glorificante sorriso. Così sia”. E’stata deposta una corona di alloro davanti al nucleo centrale dell'ossario. Poi ci si è portati dall'altra parte dove esiste l'ossario austroungarico e rendere onore anche ai caduti di quell'esercito. Alla manifestazione non poteva mancare il Presidente della Sezione di Treviso Francesco Saoner. Per le istituzioni il sindaco di Trevignano Ruggero Feltrin e per il Comune di Vedelago l'assessore Giorgio Marin parà del Corpo Guastatori al tempo della naja. Anche una delegazione dell'Anpdi arrivata da Bologna, e un parà venezuelano da tempo residente in Italia con tanto di bandiera del paese sudamericano legata ad un rametto d'albero. Alla fine del cerimoniale di protocollo, al rompete le righe tutti a pranzo a Malga Moda.

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