A Montebelluna è operativo il Controllo del Vicinato

Partito a settembre, conta già 460 aderenti attraverso 16 gruppi.

A Montebelluna è operativo il Controllo del Vicinato
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A Montebelluna è operativo il Controllo del Vicinato. Sono 460 i cittadini coinvolti attraverso 16 gruppi: sono questi alcuni dei numeri del progetto di "Controllo Del Vicinato" da poco avviato nel Comune di Montebelluna.

Nato dopo un iter complesso e partecipato che è partito poco più di due anni fa, il controllo di vicinato rappresenta un progetto di sicurezza partecipata, un efficace strumento di prevenzione contro la criminalità, con il coinvolgimento attivo dei cittadini attraverso la cooperazione delle Forze dell'Ordine così da ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone, contrastare la microcriminalità e le forme di devianza sociale.

E’ un ambizioso percorso di collaborazione tra cittadini, amministrazione comunale e Forze dell'Ordine per la promozione della sicurezza urbana in cui si privilegia il benessere collettivo, e si realizza una nuova dimensione di sicurezza: una sicurezza partecipata e condivisa.

L'iniziativa parte sempre dal basso, anche a Montebelluna, ovvero non dalle istituzioni ma da un gruppo di vicini che a prescindere dalla propria fede politica, razza, religione, decide di unirsi e cooperare per migliorare il clima di sicurezza e porre fine o diminuire comportamenti anti-sociali nella propria area.

Scopi del progetto Controllo del Vicinato

  • Prevenire i crimini aumentando la sicurezza e la vigilanza dei cittadini, creando e mantenendo una comunità attenta

  • Ridurre l'idea di "timore" da parte della cittadinanza, soprattutto delle fasce più deboli,

  • promuovendo un senso di solidarietà

  • Rafforzare un clima di fiducia nei propri vicini, nelle persone, e nelle istituzioni

  • Migliorare il rapporto Forze dell'Ordine-Comunità, scambiando informazioni su avvenimenti criminosi tramite la figura del "coordinatore" che le raccoglie e le riporta alle Forze dell'Ordine tenendo informata la comunità stessa.

Spiega il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero: “Finalmente ci siamo. Il controllo di vicinato parte anche a Montebelluna con un esercito di volontari di quasi 500 persone che già si sono arruolate.

Quella del controllo di vicinato è un’associazione riconosciuta dalla Prefettura, non caso i nomi dei coordinatori di ciascun gruppo attivo sono stati segnalati alla Questura e alla Prefettura.

Quello che non è il Controllo di vicinato non rappresenta un’iniziativa assimilabile alle nuove ronde. E’ una logica diversa che risponde alla volontà di ricostruire i legami locali e quello spirito di comunità che, a causa delle mobilità sociale, si è affievolito e che, se tenuto vivo, consente di rafforzare le relazioni e di individuare e prevenire piccoli atti criminosi che possono verifcarsi nel territorio.”

Come funziona

Lo spirito del controllo di vicinato è quello di ricostruire un senso di comunità attraverso la ricostruzione di rapporti tra persone che abitano le stesse frazioni e le stesse vie e che finora hanno avuto poche occasioni per frequentarsi e solidarizzare tra loro.

Il progetto non è in alcun modo assimilabile a quello delle ronde di alcuni anni fa. Non prevede quindi che vi siano persone identificabili con dei giubbotti che effettuano ispezioni. Si tratta piuttosto di avere quell’attenzione per il luogo in cui si abita che tiene conto anche di eventuali presenze sospette. Nel qual caso si dovrà procedere con delle segnalazioni qualificate che serviranno per mettere in azione gli attori più opportuni. Si può andare dagli agenti di pubblica sicurezza a i servizi sociali, la Caritas o la Protezione civile nel caso vi siano persone bisognose di aiuto.

A Montebelluna è operativo il Controllo del Vicinato

Spiega il presidente della Commissione sicurezza, Andrea Piovesan: “Ho cercato di mettere in rete gli interlocutori perché il progetto potesse decollare e con gioia oggi il progetto è una realtà con una partecipazione davvero incoraggiante”

Aggiunge l’assessore Antonio Romeo: “E’ indicativo che proprio oggi la piazza sia piena di associazioni di volontariato tra cui anche quella del Controllo di vicinato. E’ la testimonianza che i cittadini, se stimolati a partecipare, rispondono presente”.

Commenta il referente del Controllo di vicinato per Montebelluna, Emiliano Guerra: “Ho avuto la fortuna di conoscere l’associazione di controllo di vicinato nel 2016 a Quinto di Treviso e quando ho saputo che il Comune di Montebelluna si stava attivando ho dato subio la mia disponibilità. E’ stato un percorso interessante e in continuo sviluppo tanto che anche oggi, al gazebo in piazza, sono molte le persone ad aver aderito iscrivendosi al progetto del controllo di vicinato”.

Percorso amministrativo del Cdv

Giugno 2017

Il percorso amministrativo del progetto "Controllo Del Vicinato" nel Comune di Montebelluna inizia il 12 giugno 2017 con l'esame in Consiglio Comunale di una proposta per la sua introduzione avanzata da parte del consigliere di minoranza, Carmine Bianco.

Gennaio 2018

Successivamente la proposta viene discussa in Commissione Sicurezza il 23 gennaio 2018 alla presenza anche del Sindaco di Povegliano, Rino Manzan), uno dei primi sindaci ad aver attuato il C.D.V. nel proprio Comune.

Maggio – Giugno 2018

Quindi, con delibera di Giunta, il 7 maggio 2018 viene approvata l'adesione al Protocollo d'intesa redatto dalla Prefettura di Treviso finalizzato all'attivazione del Controllo Del Vicinato. La firma del protocollo d'intesa da parte del Sindaco Marzio Favero avviene il 28 giugno 2018.

Settembre 2018

Il 17 settembre 2018 si tiene in biblioteca un incontro pubblico di presentazione del Controllo Del Vicinato alla presenza delle Forze dell'Ordine, della vicepresidente nazionale dell'associazione A.C.D.V. (Antonella Chiavalin) e di alcuni Sindaci della zona in cui il progetto è già attivo o sta per partire, Volpago del Montello, Susegana, Istrana.

Autunno 2018

Vengono avviati gli incontri di presentazione del progetto C.D.V. nelle varie frazioni, coordinati dal Comandante della Polizia Locale (Stefano Milani), dall'assessore delegato (Antonio Romeo), e dal referente dell'associazione A.C.D.V. (Emiliano Guerra), nei quali vengono illustrati il progetto, il protocollo d'intesa e gli obiettivi. Gli incontri sono 8, iniziano ad ottobre e terminano a dicembre 2018, concludendo così la prima fase "informativa".

Inverno 2019

Fanno seguito gli incontri della seconda fase "operativa" coordinata dal referente dell'associazione A.C.D.V., dove in ulteriori 8 incontri vengono illustrate le modalità d'azione del progetto, attraverso le linee guida e il vademecum redatto dall'associazione consegnato a tutti gli aderenti.

Attraverso questi strumenti i cittadini aderenti provvedono alla costituzione del Gruppo Controllo del Vicinato. Questa seconda fase inizia a gennaio e termina a febbraio 2019.

Primavera 2019

Vengono quindi organizzati alcuni ulteriori incontri a livello di singolo Gruppo C.D.V., con lo scopo di individuare in ogni gruppo la figura del Coordinatore, e di identificare eventuali specifiche criticità di ciascuna zona, oltre alla consegna di alcuni adesivi forniti dall'associazione.

Giugno 2019

Con un incontro dei Coordinatori tenutosi il 5 giugno 2019, alla presenza del Comandante della stazione dei Carabinieri e del vicecomandante della Polizia locale, si è proceduto alla stesura della comunicazione dei nominativi dei Coordinatori. Comunicazione che poi è stata inviata dal Comando P.L. alla Prefettura come previsto dal protocollo d'intesa sottoscritto e necessaria per ricevere il nulla-osta dalla questura di Treviso affinché si possa considerare ufficialmente avviato il progetto C.D.V. nel Comune, e si possa iniziare l'installazione degli appositi cartelli del Controllo Del Vicinato.

Settembre 2019

L'incontro di formazione tenutosi il 26 settembre 2019 alla presenza delle Forze dell'Ordine ha permesso a tutti i Coordinatori dei Gruppi C.D.V. un confronto utile e proficuo con i rappresentanti dei Carabinieri e quelli della Polizia Locale, i quali hanno illustrato le migliori modalità di collaborazione reciproca.

L'incontro ha sancito l'effettiva operatività dei Gruppi C.D.V. che quindi continuano ad operare in base alle linee guida previste dalla Prefettura, segnalando le problematiche relative alla sicurezza urbana.

Prossimamente saranno installati i cartelli segnaletici all’ingresso e all’uscita dal quartiere in cui è attivo il CDV.

A Montebelluna è operativo il Controllo del Vicinato

Aggiunge il Comandante della stazione dei Carabinieri di Montebelluna, Patrizio Rebeschini: “Il controllo di vicinato consentirà di avere un monitoraggio maggiore rispetto alle auto delle Forze dell’ordine che già circolano nella nostra giurisdizione e credo sia importante anche da un punto di vista preventivo perché ci consentirà di analizzare le segnalazioni che prevengono e dissuadere dai comportamenti scorretti”.

Conclude il Comandante della Polizia locale di Montebelluna, Stefano Milani: “Il progetto è partito oltre un anno fa e la cosa più interessante è stata quella di incontrare i cittadini e notare come fosse un’iniziativa dall’altro valore sociale. Il fatto di mettersi assieme, conoscersi e avere degli occhi che guardano al territorio con maggiore attenzione, porta ad una comunità attiva che si occupa della propria sicurezza”.

Situazione attuale dei gruppi Cdv

I gruppi "Controllo Del Vicinato" costituiti dai cittadini finora sono 16 e coprono in maniera uniforme tutto il territorio comunale: 3 gruppi a Caonada, 5 gruppi a San Gaetano, 2 gruppi a Posmon-Contea, e poi un gruppo ciascuno a Guarda, Sant'Andrea, Quartiere Bertolini, Busta, Villaggio Granzotto, e Mercato Vecchio/Capodimonte.

Ogni gruppo costituito ha individuato uno o più coordinatori. I cittadini aderenti al progetto Controllo Del Vicinato attualmente sono 460 (dato aggiornato al settembre 2019).

Nella foto:

- il sindaco, Marzio Favero

- l’assessore Antonio Romeo

- il consigliere, presidente della Commissione consiliare sulla sicurezza, Andrea Piovesan

- il Comandante della Polizia locale, Stefano Milani

- il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Montebelluna, Patrizio Rebeschini

- il coordinatore del progetto, Emiliano Guerra

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