Quattro anni di reclusione e altrettanti di misura di sicurezza. È questa la sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise al termine del processo che ha visto imputata una 38enne di Conegliano, accusata di aver compiuto atti sessuali sul figlio di quattro anni nell’estate del 2022. La sentenza, emessa martedì 4 novembre 2025, chiude il primo grado di giudizio di una vicenda che ha scosso profondamente la comunità coneglianese.
Abusava del figlio di quattro anni, condannata mamma 38enne
Il collegio giudicante ha riconosciuto all’imputata le attenuanti generiche, ritenute prevalenti su tutte le aggravanti, derubricando il reato da violenza sessuale a atti sessuali con minorenne. La 38enne, a cui è stata revocata la responsabilità genitoriale, dovrà versare una provvisionale di 30 mila euro al figlio e 5 mila euro al padre del bambino. L’ammontare definitivo del risarcimento sarà stabilito in un successivo giudizio civile.
Il pubblico ministero aveva chiesto nove anni di carcere, mentre il difensore ha già annunciato ricorso in appello.
La vicenda si sarebbe consumata in un comune dell’hinterland coneglianese, in un contesto familiare segnato da una separazione difficile. Secondo quanto emerso in aula, il padre – che si era allontanato per pochi minuti da casa – aveva sorpreso la ex compagna sul divano insieme al figlio, riprendendo poi la scena con il cellulare prima di intervenire e denunciare l’accaduto.
Una perizia psichiatrica presentata nel corso del dibattimento ha stabilito che la madre, pur pienamente capace di intendere e di volere, soffriva di un disturbo borderline di personalità, condizione che ne avrebbe limitato i freni inibitori.