Accessi abusivi alle banche dati, finanziere 58enne arrestato dai "colleghi" a Treviso
Indagate una decina di persone. Le "sbirciate" fuori servizio sarebbero iniziate nel 2014, l'uomo ora si trova ai domiciliari.
La grave accusa nei confronti del finanziere in forza a Treviso è di accesso abusivo alle banche dati.
Accessi abusivi alle banche dati, finanziere 58enne arrestato
Avrebbe fatto accesso in più di un'occasione alle banche dati tributarie e di polizia, non solo per questioni di servizio ma anche per acquisire informazioni e notizie che servivano a dei suoi conoscenti.
Con quest'accusa è stato arrestato mercoledì scorso un sottufficiale 58enne della Guardia di Finanza, in forza al Comando provinciale delle Fiamme gialle di Treviso, che ora si trova ai domiciliari.
L'indagine, condotta proprio dai colleghi della Guardia di Finanza di Treviso, avrebbe consentito di accertare come l'uomo accedesse in modo disinvolto alle banche dati solitamente utilizzate solo per motivi di servizio. In qualche caso il 58enne avrebbe anche svolto ricerche sulle banche dati circa colleghi di lavoro, conoscenti, familiari e amici che componevano la sua cerchia. In spregio a qualsiasi norme di tutela della privacy e soprattutto alla deontologia professionale.
Una decina gli indagati
Tutte indagate le persone, una decina, che avrebbero secondo l'accusa tratto ingiusto vantaggio dagli accessi "abusivi" del finanziere infedele, iniziati nel 2014 e proseguiti sino al dicembre scorso. Anche per loro è scattata una denuncia per accesso abusivo a sistema informatico e rivelazione di segreti d'ufficio. L'indagine è coordinata dalla Procura di Venezia e al momento non ha coinvolto altri componenti del comando trevigiano. In tutto sono state 17 le perquisizioni eseguite, 8 i decreti di sequestro di atti presso enti pubblici, aziende e associazioni con sede in provincia di Treviso.
La nota del comandante provinciale: "Subito sospeso"
In merito all'indagine e all'arresto del finanziere è arrivata una nota ufficiale del comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Treviso, Francesco Di Giacomo:
"In riferimento all’arresto di un appartenente alla Guardia di Finanza in servizio a Treviso, eseguito da personale dello stesso Corpo, comunico di aver disposto l’immediata sospensione dall’impiego dell’interessato. Pur nel rispetto della presunzione di innocenza, mi preme sottolineare come la Guardia di Finanza, grazie a sistemi di audit interno moderni, rigorosi e capillari, abbia sviluppato da tempo gli anticorpi per individuare e sanzionare ogni comportamento che diverga dalla linea retta della legalità, principio che guida gli oltre trecento finanzieri che, ogni giorno, operano nella Marca trevigiana per la tutela della sicurezza economica e finanziaria e la difesa dei cittadini onesti. In tale azione, la sinergia e la fiducia reciproca con l’Autorità Giudiziaria sono incondizionate e consentono di perseguire, sia sul piano penale che su quello disciplinare, eventuali atti illeciti: “tolleranza zero”, dunque, verso chi viene meno ai propri doveri".