L'autopsia

Nadia Positello morta per un'embolia polmonare, esclusa correlazione diretta con il vaccino

La donna si era vaccinata con la prima dose a fine settembre e da quel momento accusava persistenti disturbi. Indagato il medico di base.

Nadia Positello morta per un'embolia polmonare, esclusa correlazione diretta con il vaccino
Pubblicato:
Aggiornato:

Comunità di Maser in lutto per l'improvvisa scomparsa, a causa di un malore (probabilmente un infarto), di Nadia Positello, 49 anni, titolare della gelateria "Canova" di Crespignaga di Maser.

AGGIORNAMENTO: Morta a causa di un embolo al polmone sinistro provocato da un fenomeno di trombosi alla gamba sinistra. Ma non, stando ai primi riscontri dell'autopsia eseguita ieri, lunedì, sul corpo di Nadia Positello, per "colpa" del vaccino fatto pochi giorni prima del malore fatale. Ulteriori esami verranno effettuati nelle prossime settimane e gli esiti, per escludere definitivamente una correlazione diretta, causale, tra la somministrazione e il decesso della 49enne, si conosceranno entro 90 giorni. Intanto la Procura di Treviso ha aperto un fascicolo sulla vicenda in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo. Iscritto nel registro degli indagati il medico di base della donna, che, messo al corrente dalla stessa dei sintomi di malessere accusati nei giorni precedenti alla morte, le avrebbe suggerito di restare a casa e andare in ospedale solo in caso di ulteriore peggioramento, anziché indirizzarla subito al Pronto soccorso. Un'indicazione che potrebbe esserle stata fatale.

Accompagna la figlia a scuola, poi si sente male

Ha accompagnato la figlia a scuola, poi un improvviso malessere: respiro sempre più affannoso e le forze che vengono meno. E' successo tutto in pochi drammatici istanti lo scorso lunedì mattina. E il cuore di Nadia Positello, 49 anni, titolare della gelateria "Canova" di Crespignaga di Maser, ha smesso di battere.

Lei stessa, capita la gravità delle sue condizioni, aveva chiesto al marito di accompagnarla al Pronto Soccorso dell'ospedale di Montebelluna. I medici hanno tentato di tutto per salvarla, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Inutili i ripetuti tentativi di rianimare la donna, che a fine settembre si era sottoposta alla prima dose di vaccino anti Covid e da quel momento aveva lamentato un persistente malessere a livello soprattutto respiratorio.

Sarà ora l'autopsia, richiesta dai familiari, a far luce sulle cause del decesso e su eventuali correlazioni tra la vaccinazione e la tragica fine di Nadia.

Seguici sui nostri canali