L'ultimo commosso saluto

Addio Mattia, la madre giura sulla bara: "Faremo giustizia, chi ha sbagliato pagherà"

Fuori dal Duomo di Montebelluna, alcuni bikers hanno accompagnato l'addio di Mattia con il rombo delle due ruote.

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Rabbia e dolore, ricordi e proposte per onorare la memoria. Lacrime e applausi oggi, mercoledì 5 maggio 2021, ai funerali del 23enne Mattia Battistetti, morto giovedì scorso per un evitabile incidente sul lavoro. Mamma, papà e sorella hanno chiesto che il cantiere in cui ha perso la vita il figlio venga chiuso definitivamente e il complesso in fase di costruzione, non sia mai completato, e hanno giurato: "Faremo giustizia per te". La Giunta ha proposto l'intitolazione di una via alla memoria del giovane. Fuori dal Duomo una parata di motociclisti ha accolto il feretro con il rombo dei motori, la fidanzata si è affidata a una lettera.

Addio Mattia, la madre giura sulla bara: "Faremo giustizia, chi ha sbagliato pagherà"

Il lavoro, da una parte. E il dolore dall'altra. Due universi, questi, che si sono toccati, drammaticamente, giovedì 29 aprile 2021, in via Magellano, strappando ai propri affetti il giovane Mattia Battistetti, morto per un incidente mentre si trovava nel cantiere in cui lavorava. Ed è stato proprio su questi due "universi", sul lavoro e sul dolore, che il parroco, nell'omelia per i funerali del ragazzo che sono stati celebrati questa mattina in Duomo a Montebelluna, che ha voluto puntare.

"Siamo sconcertati, addolorati, risuonano tanti perché senza risposta. C’è un dolore lancinante, la mancata sicurezza ha fatto di un giorno di lavoro una tragedia. Ricordiamo il suo sorriso - ha detto il parroco durante l'omelia - Eri un ragazzo aperto, gioviale, sorridente, appassionato del suo lavoro, che amava stare all’aria aperta. Aveva scelto i lavori manuali, aveva rifiutato altri impieghi per non chiudersi in ufficio".

Fuori dal Duomo di Montebelluna, poi, poco prima dell'uscita del feretro, una parata di motociclisti ha accolto l'uscita del corpor del giovane dalla cattedrale. I bikers si sono portati davanti al sagrato e hanno iniziato ad accelerare, da fermi, dando gas in folle.

Un'immagine, quella dei motociclisti, anticipata da un ricordo, quello della fidanzata Giada messo nero su bianco in una lettera che è stata condivisa sul pulpito.

"Se ne va una grande parte di me - ha scritto la ragazza nel messaggio dedicato al fidanzato morto - tu mi avevi fatto tornare il sorriso, amore, sei l’unico che mi aveva capito davvero".

Parole, queste, che hanno provocato uno spontaneo e corale applauso da parte di tutti i presenti nel Duomo. I bambini della scuola di fronte alla cattedrale hanno atteso l’uscita del feretro coi palloncini bianchi e poi hanno gridato "Ciao Mattia".

Il sindaco proclama il lutto cittadino, bandiere a mezz'asta sugli edifici comunali

Il vicesindaco reggente, Elzo Severin (presente alle esequie), con ordinanza sindacale, ha proclamato il lutto cittadino per oggi, mercoledì 5 maggio 2021, in concomitanza con la giornata dei funerali del giovane che sono stati celebrati oggi alle 11 nel Duomo di Montebelluna. Bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali ed il gonfalone listato a lutto per onorare la memoria del ragazzo.

Nei giorni scorsi, in segno di vicinanza, Euroedile di Postioma di Paese, azienda trevigiana che opera nel settore dei ponteggi, ha promosso in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Ponteggiatori, un’iniziativa simbolica di cordoglio.

Gli oltre 160 lavoratori, dislocati attualmente nei 45 cantieri operativi in tutto il territorio italiano ed europeo, contemporaneamente si sono fermati e si sono inginocchiati osservando un minuto di silenzio.

Intanto proseguono le indagini della Procura di Treviso, che ha aperto un’inchiesta sul drammatico incidente sul lavoro avvenuto giovedì scorso, 29 aprile 2021, in via Magellano.

Il ragazzo lavorava per la ditta Altedil di Trevignano e stava ultimando l’allestimento di un cantiere dell’azienda edile “Bordignon” (per il residence Magellano). All’improvviso, stando alle ricostruzioni emerse sinora, un carico di impalcature del peso di circa 15 quintali, che una gru stava depositando per installare dei ponteggi sul condominio in costruzione, si è staccato, piombando addosso al ragazzo e schiacciandolo. Tra le ipotesi emerse anche che la probabile rottura delle fune sia stata causata da una manutenzione carente.

La proposta della Giunta comunale, l'intitolazione di una via a Montebelluna

Le voci circolavano già dalle prime ore della mattina ma poi, in occasione delle esequie del giovane Mattia, si è avuta la conferma. La Giunta di Montebelluna avrebbe voluto intitolare una via al ragazzo, per onorare il suo ricordo. Ma l'idea non sarebbe stata approvata dai famigliari che avrebbero chiesto, invece, di bloccare definitivamente il cantiere nel quale, quel terribile giovedì, il loro amato figlio ha perso la vita.

Le intenzioni della madre Monica e del padre Bepi sarebbero, invece, ben diverse. I genitori del ragazzo morto per un incidente sul lavoro ancora tutto da chiarire, hanno chiesto alle istituzioni che il complesso nel quale ha perso la vita il figlio, non venga mai completato. Un gesto (anche simbolico) dal forte valore, condiviso anche dalla sorella Anna.

Commozione e rabbia per una morte evitabile

Sentimenti contrastanti, ovviamente, si sono mescolati nei parenti del giovane che ha perso la vita, per un incidente sul lavoro a soli 23 anni. Sentimenti che, al momento dell'arrivo del feretro (è stata scelta una bara bianca), questa mattina davanti al Duomo di Montebelluna, sono letteralmente esplosi.

"Mattia, perché non sei riuscito a salvarti", ha urlato al cielo la madre, con il capo chinato sulla bara, "Tu che eri così forte e avevi tanti progetti. Tante volte ti abbiamo detto cambia lavoro che è pericoloso ma tu no. Ma faremo giustizia per te. Chi ha sbagliato pagherà".

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