Al via il processo per il femminicidio di Vanessa Ballan, Fandaj punta al percorso di giustizia riparativa 

Si è aperto mercoledì 12 febbraio 2025, davanti alla Corte d'Assise, il processo a Bujar Fandaj, il 40enne di origine kosovara accusato del femminicidio di Vanessa Ballan, la giovane madre di 26 anni di Riese Pio X, uccisa a coltellate nella sua casa il 19 dicembre 2023.

Al via il processo per il femminicidio di Vanessa Ballan

Bujar Fandaj, rinviato a giudizio con numerose aggravanti, tra cui la premeditazione, il vendetta porno e il porto abusivo di armi, ha espresso la volontà di presentarsi a tutte le udienze.

Al momento dell'aggressione, Vanessa era incinta del suo secondogenito, avuto con il compagno Nicola. Il loro primo figlio, un bambino di cinque anni, è rimasto orfano. In aula erano presenti le parti civili: i genitori, il fratello della vittima e il compagno, mentre il figlio minore è rappresentato da un proprio avvocato.

Fandaj punta al percorso di giustizia riparativa

Durante l'udienza, Fandaj ha mantenuto un atteggiamento composto, con lo sguardo fisso sulla Corte. Secondo il suo legale, ha scelto di affrontare il processo senza sottrarsi alle sue responsabilità, dichiarando di essere pienamente consapevole delle proprie azioni.

L'imputato ha ritirato la richiesta di rito abbreviato e si è detto disponibile a un percorso di giustizia riparativa, se e quando la famiglia di Vanessa lo vorrà, pur riconoscendo che al momento è troppo presto per un confronto. La prossima udienza è fissata per il 24 giugno 2025.