Delitto di Canizzano

Al via in Venezuela il processo per l’omicidio di Vincenza Saracino

È iniziato il processo a carico di Luigi Nasato, il 34enne accusato di aver ucciso con cinque coltellate Vincenza Saracino, 50 anni

Al via in Venezuela il processo per l’omicidio di Vincenza Saracino

È iniziato il processo a carico di Luigi Nasato, il 34enne accusato di aver ucciso con cinque coltellate Vincenza Saracino, 50 anni, lo scorso 2 luglio 2024 in un casolare abbandonato vicino alla sua abitazione a Canizzano, Preganziol. L’imputato, che possiede doppia cittadinanza italiana e venezuelana, è comparso il 15 agosto 2025 davanti a una corte venezuelana per rispondere di omicidio volontario.

Al via in Venezuela il processo per l’omicidio di Vincenza Saracino

Dopo il delitto, Nasato aveva tentato di fuggire all’estero: dapprima in Spagna e successivamente in Venezuela, dove si rifugiò a casa del nonno a Maracay, circa 100 km da Caracas. Proprio lì venne arrestato nel settembre 2024 grazie all’intervento dell’Interpol.

Luigi Nasato

Lo scorso 19 marzo 2025 la Corte di Cassazione venezuelana ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dalle autorità italiane, riconoscendo priorità alla cittadinanza venezuelana di Nasato. Il 34enne sarà quindi processato secondo la legge locale. L’inizio del procedimento è stato comunicato dal tribunale ai familiari della vittima attraverso una lettera ufficiale.

Uccisa in un casolare abbandonato

Secondo le ricostruzioni, prima dell’accoltellamento ci sarebbe stata una violenta colluttazione: Vincenza fu colpita al volto con un pugno e tentò di difendersi, come dimostrerebbe un’unghia spezzata. Il colpo mortale, inferto al collo, non le lasciò scampo.

Il movente non è ancora del tutto chiaro. Si ipotizza che l’omicidio possa essere stato originato da un rancore legato a precedenti dichiarazioni rese dalla donna alla polizia, in seguito a una lite tra Luigi e suo fratello. Dichiarazioni che, senza che lei ne fosse consapevole, avrebbero incrinato i rapporti di vicinato fino a trasformarsi in un odio profondo.

Il giorno del delitto Nasato avrebbe atteso la vittima per oltre un’ora all’incrocio tra via San Vitale e via Maleviste. Le telecamere di sorveglianza li hanno ripresi mentre parlavano e si dirigevano insieme verso il casolare, entrambi in bicicletta. Dieci minuti dopo, una telecamera mostrava solo Luigi che si allontanava, con atteggiamento apparentemente normale.

Il casolare dove è stato ritrovato il corpo

La famiglia Nasato, di origini italiane ma proveniente dal Venezuela, si era trasferita a Treviso a causa della crisi economica sudamericana. Nel 2023 i genitori e il fratello minore erano già partiti per la Spagna, mentre Luigi era rimasto in Italia ancora per alcuni mesi.

Dal Venezuela, con il quale l’Italia non ha accordi giudiziari bilaterali, non trapelano ulteriori dettagli sulle prossime udienze. Le autorità locali hanno richiesto l’intero fascicolo d’indagine alla Procura di Treviso, oltre a ulteriori integrazioni. La famiglia Saracino, assistita dall’avvocato Luigi Fadalti, non si è costituita parte civile nel procedimento.