Anziani derubati con la tecnica dell'abbraccio, il video dei balordi in azione
Gli indagati avevano la base in un B&B nella vicina Mestre e si spostavano nella Marca per mettere a segno i loro colpi.
Arrestati i componenti di una banda specializzata in aggressioni in danno di anziani con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”.
Anziani derubati con la tecnica dell'abbraccio
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Treviso con il coordinamento della Procura della Repubblica di Treviso hanno arrestato i componenti di una banda specializzata in aggressioni in danno di anziani con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”.
La banda
Il gruppo era composto da 6 cittadini di origini rumene (2 uomini e 4 donne), con svariati alias e legati da vincoli di parentela, colpiti da un’ordinanza cautelare emessa il 3 gennaio scorso dal GIP del Tribunale di Treviso, per i reati di furto aggravato, rapina aggravata e lesioni personali volontarie aggravate, in concorso. I 4 stranieri destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere sono: G. L., classe 1992, rintracciata dai militari dell’Arma di Treviso in provincia di Viterbo, il compagno G. S., classe 1992, cui il provvedimento è stato notificato presso il carcere di Lanciano ove si trovava ristretto, S. L., classe 1993 e la compagna D. B., classe 1998, individuati in provincia di Bologna.
Per le altre 2 donne del gruppo, con un “ruolo di assistenza agli operativi” e al momento irreperibili, è stata disposta la misura del divieto di dimora nella regione Veneto.La base
Gli indagati avevano la base in un B&B nella vicina Mestre da cui partivano il mattino per rientrare nel pomeriggio e si spostavano a bordo di autovetture intestate a terzi, avendo l’accortezza di cambiarle tempestivamente nel caso in cui, come avvenuto, gli stessi venivano fermati per controlli dalle Forze dell’Ordine.
I colpi
Sono ritenuti responsabili di 11 furti e 2 rapine commesse nei centri abitati della provincia di Treviso, nel periodo tra giugno e agosto 2021.
- il 1° giugno a Castelfranco Veneto
- il 9 giugno a Ospedaletto di Istrana, Padernello di Paese e Montebelluna
- l’11 giugno a Mogliano Veneto
- il 14 giugno a San Vito d’Altivole
- il 17 giugno a Volpago del Montello
- il 28 giugno a Conegliano
- il 2 luglio a Silea
- il 4 luglio a Roncade
- il 5 luglio a Nervesa della Battaglia
- il 24 agosto a Oderzo
- il 26 agosto a Castelfranco Veneto
La tecnica e le vittime
La banda era specializzati in furti e rapine a donne e uomini anziani - selezionati per l’appetibilità della refurtiva e la vulnerabilità (tra questi un 91enne e alcuni ultrasettantenni) - che venivano avvicinati nei pressi di supermercati, mercati di paese, chiese, cimiteri e loro abitazioni; le vittime - abbracciate e cinte al collo con vari pretesti - venivano spogliate dei loro preziosi in pochi secondi. Il bottino: monili e orologi del valore di svariate migliaia di Euro, oltre il valore affettivo degli oggetti.
Il plauso di Zaia ai Carabinieri
“Furti, rapine e aggressioni nei confronti dei nostri pensionati, spesso avvicinati con attenzioni particolari nei pressi di cimiteri e supermercati, chiese e sulle porte di casa per impossessarsi di denaro o oggetti preziosi. A bloccare questa tragedia, che ha colpito quest’estate gran parte della provincia di Treviso, è stato il comando provinciale dei Carabinieri che finalmente è riuscito a rintracciare i responsabili”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime soddisfazione per l’intervento dei militari dell’arma, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, conclusosi con l’identificazione di sei e l’arresto di quattro cittadini di nazionalità romena, responsabili di una quindicina di colpi tra rapine e scippi nella Marca Trevigiana.
“Complimenti a tutte le forze dell’ordine che quotidianamente sorvegliano il nostro territorio e garantiscono un presidio irrinunciabile di legalità e convivenza civile – sottolinea il Governatore -. Purtroppo basta un attimo di distrazione e il raggiro è compiuto, ma la notizia di oggi è sicuramente confortante perché è chiaro che al fianco dei nostri anziani ci sono dei veri e propri angeli custodi”.