Violato il Dpcm

Aperi-Covid al circolo sportivo, multe salate per i clienti e bar chiuso per cinque giorni

Gli avventori sono stati sorpresi a consumare sul posto, ai tavoli, in barba alle disposizioni previste dai protocolli nazionali e regionali per il contenimento del Covid.

Aperi-Covid al circolo sportivo, multe salate per i clienti e bar chiuso per cinque giorni
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I clienti si sono accomodati nel bar/ristorante del centro sportivo e hanno preso posto ai tavoli per loro apparecchiati, in palese violazione delle disposizioni previste per contenere il contagio da Covid-19. Ma la Polizia li ha pizzicati mentre consumavano cibi e bevande. E sono scattate le sanzioni. Per il titolare, invece, oltre la chiusura di cinque giorni c'è il rischio di una serrata di quasi un mese.

Aperi-Covid al circolo sportivo

A seguito di una mirata ed efficace attività di controllo degli esercizi di ristorazione finalizzata al rispetto del divieto di assembramento e di aggregazione di persone, con particolare riguardo all’osservanza delle misure di distanziamento sociale e delle disposizioni previste dai protocolli nazionali e regionali atte a garantire il contenimento della diffusione del virus COVID-19, personale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, coadiuvato da alcune pattuglie della Sezione Volanti, è intervenuto nel pomeriggio di sabato 16 gennaio presso il circolo sportivo “PADEL“ in via Selvatico.

Nel corso di tale attività di controllo, il personale impiegato ha accertato che all’interno del bar/ristorante annesso ai campi sportivi era in corso un servizio di somministrazione di cibi e bevande a favore di una decina di avventori, sorpresi a consumare sul posto, alcuni dei quali erano serviti direttamente ai tavoli distribuiti nell’area di pertinenza del locale stesso.

Gli operatori, dopo aver fatto interrompere l’attività ristorativa in corso con contestuale chiusura immediata del locale per 5 giorni, hanno identificato il gestore, un cinquantenne italiano, a cui è stata contestata inoltre la violazione amministrativa sancita dall’ultimo D.P.C.M. del 14 gennaio u.s. concernente la sospensione in ambito territoriale cd. “arancione” di tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande svolte sul posto e che prevede una sanzione pecuniaria sino a 1000 euro.

La contestazione è stata segnalata alla Prefettura di Treviso, che dovrà adesso valutare l’irrogazione della sanzione accessoria di chiusura del locale sino ad un massimo di 30 giorni, così come stabilito dalla normativa vigente. La medesima sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro è stata accertata nei confronti di ciascuno dei clienti trovati al momento a consumare cibi e bevande sul posto, così come espressamente vietato dal medesimo DPCM del 14 gennaio scorso.

Sono in corso ulteriori ed approfondite verifiche al fine di appurare eventuali ulteriori sanzioni da applicare a tutti i presenti all’interno del circolo sportivo in ordine all’avvenuto giustificato spostamento nell’ambito territoriale di questa provincia.

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