Arrestati i fratelli Garbin per le rapine di giugno
Carabinieri e Polizia hanno arrestato i due uomini accusati di colpi violenti nelle farmacie del territorio

Massimiliano e Luigi Garbin, fratelli di 33 e 29 anni già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati questa mattina, 31 luglio, dai Carabinieri delle Compagnie di Montebelluna e Castelfranco Veneto insieme agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Treviso. I due sono accusati di aver messo a segno una serie di rapine violente nel territorio provinciale durante il mese di giugno 2025, dimostrando un modus operandi caratterizzato da estrema determinazione e uso della violenza.
I colpi messi a segno dai rapinatori
Gli episodi criminali attribuiti ai fratelli Garbin includono le rapine a due farmacie, una situata ad Altivole e l'altra a Postioma di Paese, oltre a un'aggressione in strada ai danni di una donna in bicicletta avvenuta l'11 giugno. In tutti i casi, i malviventi si presentavano con il volto completamente coperto da caschi integrali e indumenti anonimi per evitare il riconoscimento. Particolarmente violento è stato l'assalto alle farmacie, dove i rapinatori hanno utilizzato armi da taglio per minacciare le vittime e costringerle a consegnare il denaro. Nel caso dell'aggressione stradale, i due fratelli avrebbero deliberatamente colpito una donna alla caviglia mentre era in sella alla sua bicicletta, facendola cadere per poi sottrarle la borsa contenente contanti e carte di credito successivamente utilizzate per acquisti e prelievi.
Le indagini decisive
L'identificazione dei responsabili è stata possibile grazie a un'accurata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso. Gli inquirenti hanno analizzato minuziosamente i filmati delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private, effettuato tracciamenti delle targhe e confrontato le immagini video con i tratti fisici, l'abbigliamento e i tatuaggi dei sospettati. Determinanti si sono rivelate anche le perquisizioni domiciliari che hanno portato al rinvenimento di denaro contante di origine sospetta, attrezzi da scasso, indumenti identici a quelli utilizzati durante i colpi e persino buste con il logo di una delle farmacie rapinate. Un elemento particolarmente significativo è emerso da un video pubblicato su un social network da uno dei fratelli, nel quale faceva esplicito riferimento alla propria responsabilità nei fatti, coinvolgendo anche il fratello.
L'arresto e i prossimi sviluppi
Dopo il completamento delle formalità di rito, entrambi i fratelli sono stati condotti in carcere dove rimarranno a disposizione dell'Autorità Giudiziaria in attesa dell'interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni. L'operazione rappresenta un importante successo nella lotta alla criminalità predatoria sul territorio trevigiano, frutto della collaborazione tra Carabinieri e Polizia di Stato. Come precisato nel comunicato ufficiale, in applicazione del principio costituzionale della presunzione di innocenza, la responsabilità definitiva dei due arrestati potrà essere stabilita soltanto attraverso una sentenza di condanna divenuta irrevocabile