Arrestato spacciatore ventisettenne a Zero Branco
Ricercato dal 2020, faceva parte di una rete di spaccio tra tre province, dieci le persone coinvolte

I Carabinieri di Zero Branco hanno arrestato un cittadino nigeriano di 27 anni, residente a Quinto di Treviso, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Treviso. Il provvedimento, datato 30 novembre 2020, è stato finalmente eseguito nel pomeriggio di lunedì 28 luglio, quando i militari sono riusciti a rintracciare l'uomo. Il soggetto era già conosciuto dalle forze dell'ordine per precedenti reati della stessa natura.
Le origini dell'indagine
L'ordinanza di custodia cautelare è il risultato di un'indagine avviata dai Carabinieri che aveva portato inizialmente al deferimento in stato di libertà dell'uomo il 12 giugno 2020. Il caso aveva preso avvio da una segnalazione relativa ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti che aveva fatto scattare gli approfondimenti investigativi. Le verifiche condotte dai militari dell'Arma hanno permesso di raccogliere elementi probatori sufficienti per convincere l'Autorità Giudiziaria a emettere il provvedimento restrittivo.
La rete di spaccio interregionale
Le investigazioni hanno fatto emergere l'esistenza di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga che ha operato sul territorio per diversi anni, dal 2017 al 2020. La banda era composta da dieci cittadini nigeriani che lavoravano in concorso tra loro per gestire un fiorente mercato di sostanze stupefacenti. L'attività illecita si concentrava principalmente sulla vendita di cocaina e marijuana, con una clientela costituita prevalentemente da giovani provenienti dalle province di Treviso, Padova e Venezia, dimostrando la portata interregionale del business criminale.
L'esecuzione dell'arresto
Dopo il completamento delle formalità di rito, il 27enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Treviso, dove rimarrà a disposizione dell'Autorità Giudiziaria che ha emesso il mandato di cattura. L'operazione rappresenta un importante risultato nell'attività di contrasto al traffico di stupefacenti sul territorio trevigiano. Come specificato nel comunicato ufficiale, in applicazione del principio costituzionale della presunzione di innocenza, la responsabilità definitiva dell'arrestato potrà essere stabilita soltanto attraverso una sentenza irrevocabile di condanna.