A Ponzano Veneto

Avvolge la cagnolina in un lenzuolo e la lancia dal finestrino: è morta dopo ore di agonia

La cagnolina purtroppo ha riportato gravissime ferite, diverse fratture e un trauma cranico

Avvolge la cagnolina in un lenzuolo e la lancia dal finestrino: è morta dopo ore di agonia
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Purtroppo non ce l'ha fatta la cagnolina che sabato 16 marzo 2024 è stata ritrovata agonizzante a Ponzano Veneto, dopo essere stata avvolta in un lenzuolo e gettata fuori dal finestrino di un'auto in corsa, è deceduta ieri, domenica 17 marzo 2024.

Avvolge la cagnolina in un lenzuolo e la lancia dal finestrino

Chi si trovava al volante sembra aver preso la drammatica decisione di liberarsi della cagnolina, ormai vecchia e cieca, lanciandola dal finestrino dell'auto in corsa, nella proprietà della cava Morganella nelle vicinanze di via Antiga Sud.

Ad accorgersi per primi dei lamenti della povera cagnolina sono stati alcuni passanti, poco dopo sono intervenuti anche i volontari dell'Enpa, l'Ente Nazionale Protezione Animali, che stavano operando nelle vicinanze e hanno prontamente fornito i primi soccorsi alla cagnolina.

Purtroppo ha riportato diverse fratture e un trauma cranico, ma a causa della gravità delle ferite la cagnolina è deceduta ieri, domenica 17 marzo 2024.

"Sfortunatamente, nonostante tutti gli sforzi profusi, la cagnolina è deceduta nel pomeriggio a causa della gravissima condizione clinica. Buon viaggio, piccola", hanno scritto i volontari di Enpa Treviso su Facebook.

L'appello del sindaco Baseggio: "Chi sa qualcosa si faccia avanti"

A rendere nota la triste vicenda è stato il sindaco di Ponzano Veneto, Antonello Baseggio, in un post su Facebook:

"Un fatto ignobile oggi mi ha di fatto rattristato. Un abbandono violento (trauma cranico e varie fratture) di una inerme cagnolina che ha visto impegnati i volontari dell'Enpa a tentare l'impossibile... ossia salvare una piccola creatura da un abbandono avvenuto probabilmente da un auto e da una persona che dire "cretino" è dir poco", ha raccontato sui social il primo cittadino.

"I lamenti della cagnolina sono stati sentiti dapprima da dei viandanti e poi da dei volontari dell'Enpa presenti poco distanti. L'animale è stato lanciato e lasciato a sé stesso avvolto da un lenzuolo nella proprietà della cava Morganella nelle vicinanze di via Antiga Sud... tra l'altro poco lontano dal Rifugio del Cane e dal Servizio Veterinario".

La cagnolina è stata trovate in condizioni critiche, ma le ferite - sottolinea il sindaco - fanno pensare che fosse vittima di maltrattamenti da tempo.

"Le ferite riscontrate fanno pensare anche a dei pesanti maltrattamenti... sfortunatamente.
Che dire... Come si fa a non pensare di farsi aiutare nel momento del bisogno? Se una persona non ha più la possibilità di accudire il proprio animale di affezione può rivolgersi agli organi e agli enti competenti. Non è accettabile un fatto come questo".

Baseggio ha quindi lanciato un appello ai concittadini:

"Invito chi ha visto qualcosa o ancora meglio chi crede di riconoscere questa piccola creatura a segnalarlo all'Enpa, al Comune o ai Carabinieri dove in queste ore verrà presentata denuncia.
Perché se un padrone, se una famiglia e una casa aveva ... allora ci sono conoscenti e vicini di casa che possono "notarne la mancanza", ha concluso il sindaco.

Enpa Treviso: "Siamo indignati, un'insensata crudeltà"

Ad unirsi all'appello del sindaco anche l'Ente Nazionale Protezione Animali di Treviso, che sui social ha espresso profonda indignazione e ha invitato tutti a collaborare per individuare i responsabili.

"Questi eventi, nel 2024, lasciano senza parole e una profonda e lacerante indignazione, ma richiedono anche un’immediata azione e collaborazione da parte di tutti. Condividiamo l’impegno nella ricerca dei responsabili. Siamo fermamente determinati a combattere con determinazione questa insensata crudeltà.

Ringraziamo le forze dell’ordine, il sindaco di Ponzano Veneto Baseggio per la tempestività, ma in particolare i nostri volontari che hanno soccorso la cagnolina. Il loro coraggio e dedizione sono inestimabili e meritano il nostro più profondo riconoscimento".

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