Gravi irregolarità

Bazar degli orrori a Castelfranco Veneto, prodotti scaduti da due anni e dormitorio nel magazzino

La'esito dei controlli eseguiti dalla Polizia Locale in bazar, macellerie, bar, sale slot, saloni di parrucchiera

Bazar degli orrori a Castelfranco Veneto, prodotti scaduti da due anni e dormitorio nel magazzino
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Nelle ultime settimane, la Polizia Amministrativa del Comando di Polizia Locale di Castelfranco Veneto ha effettuato una serie di controlli in diversi esercizi commerciali etnici o gestiti da stranieri quali bazar, macellerie, bar, sale slot, saloni di parrucchiera ed altre attività di vendita al pubblico.

Bazar degli orrori a Castelfranco, cibo scaduto e dormitorio nel magazzino

I controlli si sono concentrati soprattutto nelle zone entici della zona di Borgo Pieve, Borgo Treviso e Borgo Padova.

Qui in alcune macellerie e bazar sono state trovate partite di cibo scadute (anche da due anni), conservazione degli alimenti soprattutto lavorazioni di carni in pessime condizioni igieniche, tra sporcizia e sangue rappreso.

Confezioni scadute nel 2022

Con il SIAN (Servizio Igiene alimenti e nutrizione dell'Azienda Sanitaria) gli agenti della Polizia Locale hanno eseguito un’ispezione in una macelleria in cui già in altri controlli gli agenti della Locale avevano trovato un banco frigo con le carni esposte prive di alcun riferimento (tipo di carne, provenienza, prezzo) e prive di separazione tra loro mescolandosi.

Durante i controlli inoltre è stato scoperto nel magazzino di un bazar un dormitorio con veri e propri letti dislocati tra le provviste poste alla rinfusa. Tutte queste gravi carenze sono state segnalate agli organi competenti (SIAN e NAS).

Altre sanzioni

Sanzionati anche esercizi che proponevano al pubblico prodotti di origine estera privi della regolare etichettatura in lingua italiana con le dovute informazioni per il consumatore. Multe anche per la mancata esposizione dei prezzi, intere vetrine e scaffali di prodotti privi di alcuna indicazione del prezzo al consumatore finale, ed in taluni casi, prodotti scontati che non riportavano la corretta indicazione del prezzo originario traendo in inganno il cliente.

Sono stati effettuati controllo anche in alcuni saloni di acconciatura gestiti da cittadini stranieri sottoposti zona di Borgo Pieve e Borgo Treviso, in cui sono state rilevate carenze dal punto di vista igienico e l’assenza della figura del preposto o direttore tecnico ovvero il soggetto con competenze necessarie per tenere aperta l’attività.

In un caso persino risultava come responsabile un soggetto residente a Catanzaro, ovvero un prestanome, con lo scopo unico di poterlo indicare in Scia ed aprire, violando la normativa di settore.

Soddisfazione è stata espressa da parte del Sindaco sulle attività ispettive che proseguiranno con un calendario definito, raccogliendo anche le segnalazioni pervenute dai cittadini.

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