Blitz dei carabinieri a Montebelluna, quattro criminali in manette
I militari hanno messo a setaccio tutta la zona della stazione.
Un vero e proprio blitz dei carabinieri di Montebelluna, supportati da unità specializzate antidroga del nucleo cinofili di Torreglia (PD), ha permesso di arrestare quattro persone nel comune di Montebelluna. L'operazione, che ha avuto inizio alle prime ore dell'alba, ha coinvolto l'area della stazione ferroviaria.
Due nigeriani arrestati per spaccio di cocaina
Nel corso dell’attività sono stati arrestati in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente A.V., di origini nigeriane, classe 1999, già gravato da precedenti per spaccio e il connazionale A.D., classe 1984, anche lui con precedenti alle spalle. Già da tempo i militari dell’Arma di Montebelluna stavano monitorando i movimenti di soggetti nei pressi della stazione ferroviaria e del vicino Parco “Manin”, dediti ad attività di spaccio di stupefacenti e di altri piccoli reati. In un appartamento in via della Stazione, in particolare, i carabinieri hanno sorpreso i due indagati mentre tentavano di disfarsi di un voluminoso sacchetto facendolo cadere dalla finestra dell’appartamento. Il sacchetto, una volta recuperato, si è scoperto che conteneva 10 involucri (ovuli) confezionati di cellophane trasparente, del peso di quasi 110 grammi di cocaina, evidentemente già predisposti per la successiva attività di smercio. Oltre alla droga sono stati anche rinvenuti e sequestrati, nella dimora degli stranieri, del materiale da confezionamento, un bilancino di precisione ed alcuni cellulari, ovvero l’usuale “kit” per lo spaccio.
Altri due pregiudicati arrestati dai carabinieri
Nel prosieguo dell’attività della mattinata, i carabinieri montebellunesi hanno rintracciato e arrestato, sempre in zona stazione ferroviaria, N.I., classe 1995, di origini marocchine, già noto alla giustizia. Sullo straniero risultava pendente un recentissimo provvedimento restrittivo del GIP del Tribunale di Padova che aggravava la misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto, cui lo stesso era sottoposto (emesso ai primi del mese di
luglio scorso dalla citata Autorità Giudiziaria) disponendone la custodia cautelare in carcere. La medesima ordinanza di aggravamento della misura cautelare è stata notificata anche a L.A., classe 1999, con pregiudizi per reati contro il patrimonio e la persona, già detenuto presso la casa circondariale di Treviso. Proprio i militari dell’Arma, del resto, avevano sorpreso giorni addietro N.I. e L.A. - resisi responsabili, nel mese di maggio scorso, dei reati di rapina e lesioni aggravate a Piombino Dese (PD) - nel centro di Montebelluna, in palese violazione del citato divieto di dimora cui erano sottoposti.