Paese

Blitz no vax a scuola, intimidazioni sui social al sindaco: scattano le denunce

Allertati i carabinieri che stanno indagando. Il primo cittadino: «Non sono una persona che si fa intimidire»

Blitz no vax a scuola, intimidazioni sui social al sindaco: scattano le denunce
Pubblicato:

Nel profilo Facebook di Katia Uberti sono comparsi messaggi deliranti e delle minacce dirette.

Blitz no vax a scuola, intimidazioni sui social al sindaco: scattano le denunce

“Io non sono una persona che si fa intimidire. Per questo nei prossimi giorni farò  una seconda denuncia, questa volta a titolo personale dopo quella già presentata dal Comune: ora sono al lavoro i carabinieri per identificare i vili che si nascondono dietro ai profili fake che hanno riempito la mia bacheca Facebook con assurdità deliranti”.

Lo ha detto oggi, lunedì 21 novembre 2022, Katia Uberti, sindaco di Paese, dopo che nel corso della mattinata, sul suo profilo del noto social network, non solo si è ritrovata messaggi che giustificavano l'imbrattamento, avvenuto nella notte di sabato 19 novembre, della scuola elementare "Giovanni Pascoli" di Castagnole ma anche  pressioni e minacce.

“Katia Uberti vaffa... -  esordisce uno dei commenti - prima di tutto divulga la verità  sui gravi danni alla salute che subiscono coloro che si fanno inoculare quella m...avverti le famiglie dicendo loro la verità”.

Poi sono arrivate le minacce: “Bada che sia tutta la verità, non solo quello che ti comodo: allora noi "V-V" smetteremo di toccare le scuole del tuo Comune, altrimenti preparati perchè abbiamo il vizietto di passare e ripassare. La risposta (il fatto di aver imbrattato la scuola, n.d.r.) è del tutto giusta e proporzionata all'infame crimine che voi m...naziste commettete ogni giorno quando dite ai genitori dei bambini che i vaccini covid sono sicuri ed efficaci”.

“Una intimidazione gravissima - ha detto la Uberti - a cui non voglio sottostare. La verità scientifica sui vaccini non può essere disconosciuta: ognuno ha il diritto di pensarla come crede ma nessuno si può arrogare la libertà di imbrattare edifici pubblici con frasi vaneggianti, a maggior ragione se si tratta di scuole. Questi individui che agiscono in maniera vigliacca coprendosi con l'anonimato e compiendo questi gesti di notte non hanno nessun diritto di cittadinanza all'interno della nostra comunità civile. E' ora di dire basta”.

Seguici sui nostri canali