Botte agli operatori di un centro di accoglienza e lancio della scrivania: arrestato
Un 30enne palermitano con una sfilza di gravi precedenti ha seminato il panico ieri mattina in un centro di accoglienza di Treviso.
Nella mattinata di ieri l'intervento dei poliziotti in un centro di accoglienza di Treviso, arrestato 30enne palermitano.
Botte agli operatori di un centro di accoglienza e lancio della scrivania: arrestato
Nella mattinata di ieri, mercoledì 26 febbraio 2020, la Sala Operativa ha ricevuto la chiamata dei responsabili di una struttura di accoglienza in centro, con la quale si segnalava un soggetto che, nonostante fosse stato allontanato più
volte, stava creando notevoli disagi all’interno del centro. I poliziotti, giunti dopo pochi istanti sul posto, hanno subito notato un soggetto particolarmente aggressivo che inveiva nei confronti degli operatori della struttura, lanciandogli una scrivania ed altri suppellettili; inoltre, poco prima, aveva aggredito uno degli stessi mediante una testata, cagionandoli una lieve fuoriuscita ematica dalla fronte.
Si è finalmente calmato solo dopo alcune ore
Nonostante lo stato di agitazione e la strenue resistenza, i poliziotti sono riusciti a bloccarlo ed a accompagnarlo in Questura, dove, solo dopo diverse ore, si è riusciti a calmarlo. L’uomo, che era già stato allontanato in passato dalla struttura a causa dei suoi innumerevoli comportamenti aggressivi ed alle plurime violazioni del regolamento interno, pretendeva con vigore di essere lì ospitato e, davanti al rifiuto da parte dei responsabili, ha reagito colpendoli più volte e danneggiando irreparabilmente alcuni mobili.
E' un palermitano di 30 anni
Identificato per F.F., palermitano di 30 anni, l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e minacce gravi, anche alla luce dei suoi gravi precedenti di polizia per violenza sessuale, rapina in abitazione, furto in abitazione ed altri reati contro la persona ed il patrimonio. Posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo, allo stesso è stato altresì notificata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Treviso la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Treviso per 3 anni.