"Candidati, non usate la divisa dei Vvf"
La Cgil nazionale e la Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco prendono posizione contro alcune iniziative elettorali della Lega di Salvini.
“No all’uso strumentale della divisa dei Vigili del Fuoco a scopo elettorale”. A chiederlo sono la Cgil nazionale e la Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco, nel denunciare due recenti casi. “La propaganda di Salvini fa scuola”, denunciano Cgil e Vigili del Fuoco, aggiungendo che: “Non solo il ministro, il ‘vizio’ di indossare divise a fini propagandistici influenza altri esponenti della Lega. Al comune di Spinea, in provincia di Venezia, infatti, il candidato della Lega al consiglio comunale, Marcello Gavagnin, a sostegno della candidatura a sindaco di Martina Vesnaver, diffonde santini e video elettorali indossando la divisa di Vigile del Fuoco”. Facendo leva sulla sua professione, fanno sapere Cgil e Fp Cgil Vvf, “Gavagnin viola il regolamento di servizio piegando il Corpo a propaganda politica”. Ma non solo, il sindacato punta il dito anche contro una recente iniziativa che ha visto coinvolto il sottosegretario agli interni, Stefano Candiani. “Sempre in termini di speculazione politica - affermano - il sottosegretario al Viminale Candiani, nonché esponente della Lega, ha partecipato lunedì scorso a Torino ad un convegno, organizzato dal carroccio, radunando intorno ad un tavolo Vigili del Fuoco in divisa”.
Per queste ragioni, proseguono Cgil e Vigili del Fuoco, “sosteniamo le iniziative parlamentari assunte dal Pd e da Leu che hanno depositato due interrogazioni parlamentari, indirizzate al Ministro dell’Interno Salvini, per denunciare quanto accaduto a Spinea. Il ‘Regolamento di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco’ richiama, infatti, tra i doveri generali del personale, la massima diligenza nell’uso e nella custodia dei dispositivi di protezione individuale, tra i quali rientra l’uniforme da intervento, e dispone di non avvalersi di quanto è di proprietà dell'Amministrazione per ragioni che non siano di servizio. Quando a noi viene impedito di manifestare in piazza per denunciare lo stato in cui versa il corpo, c’è chi utilizza l’uniforme a scopi elettorali e inevitabilmente di parte”, concludono Cgil e Fp Cgil Vvf.