Decreto Coronavirus

Carabinieri Vittorio Veneto, sei denunciati: erano al bar o in giro per acquistare bici

Mancato rispetto del decreto Coronavirus: due fermati a Colle Umberto, 4 all'esterno di un bar a Moriago della Battaglia.

Carabinieri Vittorio Veneto, sei denunciati: erano al bar o in giro per acquistare bici
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Nella serata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto hanno denunciato 6 soggetti per inosservanza dei provvedimenti contenuti nel DPCM 8 marzo 2020.

Carabinieri Vittorio Veneto, sei denunciati: erano al bar o in giro per acquistare bici

Nella serata di ieri, mercoledì 11 marzo 2020, i Carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto, nel corso dei servizi finalizzati al rispetto delle norme dei DPCM 8-9 marzo 2020, hanno denunciato in stato di libertà complessivamente 6 soggetti per inosservanza dei provvedimenti contenuti nel DPCM 8 marzo 2020. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vittorio Veneto hanno sottoposto a controlli due soggetti, classe '65 e '96, che transitavano nel comune di Colle Umberto, in via Bottecchia, ma che hanno residenza a Cordignano. Alla richiesta di fornire chiarimenti sulla loro presenza, hanno riferito che erano in giro per l'acquisto di una bici, pertanto sono stati denunciati per inosservanza della prescrizione di effettuare spostamenti soltanto per comprovati motivi di lavoro, salute e stato di necessità.

Sorpresi a Moriago della Battaglia

I Carabinieri della Stazione di Col San Martino hanno sottoposto a controlli 4 soggetti, rispettivamente di 59, 37, 58, e 49 anni, che si trovavano all'esterno di un bar (che aveva regolarmente chiuso dopo le 18.00) a Moriago della Battaglia.

Bevevano tranquilli all'esterno del bar (chiuso)

Identificati, 3 soggetti sono risultati residenti a Sernaglia della Battaglia e non avevano un valido motivo per giustificare la loro presenza in comune diverso da quello di residenza, mentre il quarto soggetto, residente a Moriago della Battaglia, è stato denunciato poiché non rispettava le prescrizioni relative al rispetto della distanza minima tra individui e del divieto di assembramento (nella fattispecie i quattro soggetti erano ancora seduti al tavolo esterno del bar intenti a terminare le consumazioni acquistate durante l'orario di apertura).

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