Casa di riposo Umberto I di Montebelluna: ecco il bando di gara per l'ampliamento
Il bando, con scadenza il prossimo 17 febbraio, si riferisce al progetto esecutivo approvato nell’estate del 2019 che prevede per la nuova ala una superficie di 2800 metri quadrati suddivisa su 2 piani ed un interrato.
Casa di riposo Umberto I di Montebelluna: ecco il bando di gara per l'ampliamento
E’ stato pubblicato lo scorso 10 gennaio, nell’albo pretorio della Provincia di Treviso, l’atteso bando di gara per l'assegnazione dei lavori di ampliamento della Casa di riposo Umberto I di Montebelluna. Un’opera attesa tanto dalla casa di riposo, quanto dall’amministrazione comunale e dalla comunità montebellunese per dare risposta ai bisogni assistenziali delle famiglie con anziani. Fondamentale il contributo del Comune nel portare avanti l'operazione e della Provincia di Treviso che aveva fin da subito – nel 2016 quando l’accordo era stata raggiunto - messo a disposizione la Stazione unica appaltante, per la prima volta impegnata a gestire una gara di un'IPAB, dopo l'importante convenzione con molti Comuni della Provincia di Treviso, tra cui anche Montebelluna. All’epoca il Cda della Casa di riposo, in accordo con il Comune e con il supporto della Provincia di Treviso, aveva prima ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro dalla Regione, e poi acquisito il villaggio protetto dall’Ater di Treviso e le aree pertinenziali di proprietà del Comune ed il sedime della nuova ala allora di proprietà dell’Ulss.
Progetto esecutivo: scadenza del bando a febbraio
Il bando, con scadenza il prossimo 17 febbraio, si riferisce al progetto esecutivo approvato nell’estate del 2019 che prevede per la nuova ala una superficie di 2800 metri quadrati suddivisa su 2 piani ed un interrato, su un totale che rimarrà complessivamente di 5200 mq, esclusa l’area da demolire.
Il numero di posti letto sarà di 120 posti suddiviso in:
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2 nuclei R.S.A. intensità media;
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2 nuclei per non autosufficienti intensità ridotta;
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1 nucleo tipo Alzheimer da 20/22 posti letto, in conformità alle vigenti norme regionali sugli standard strutturali.
E’ già presente il Villaggio protetto acquisito alla fine del 2013 che potenzialmente accoglie 34 persone autosufficienti, suddivisi in 17 mini alloggi.
Il commento del presidente della casa di riposo Gasparetto
Interviene il presidente della casa di riposo, Giovanni Gasparetto: “E’ stato un percorso faticoso e complesso e siamo contenti di aver finalmente concluso l’iter per la pubblicazione del bando. Una volta aggiudicata la gara e rispettati i tempi burocratici, auspichiamo che l’avvio del cantiere avvenga tra la primavera e l’estate in modo che l’opera si possa concludere entro i tipi indicati dal bando (600 giorni)”.
Il sindaco Favero: "Grande soddisfazione"
Aggiunge il sindaco, Marzio Favero: “Esprimo la mia soddisfazione per il fatto che finalmente si è in gara per la nuova ala della casa di riposo. In questi anni il dialogo tra Umberto I e il Comune e l’Ulss è stato estremamente intenso. Ricordo, nel 2013, è avvenuta l’acquisizione del villaggio protetto che successivamente è stato ristrutturato coi fondi europei Sisus grazie alla regia dell’autorità urbana di cui Montebelluna è coordinatrice. Ricordo le trattative per trovare una diversa allocazione al Cral ospedaliero. La buona volontà di tutte le parti ha portato ad individuare come sede alternativa uno spazio di villa Carretta mentre l’edificio del Cral è stato abbattuto per fare spazio alla nova ala della casa di riposo. So che il CdA della casa di riposo ha dovuto affrontare una corsa ad ostacoli perché le modifiche al codice degli appalti hanno fatto saltare le gare integrate e una parte di progettazione alla ditta vincitrice. Ricordo che il nuovo codice entrò in vigore senza una fase transitoria e questo mandò in frigorifero moltissimi appalti pubblici. Un grazie va anche alla Provincia che ha assicurato la sua collaborazione durante l’iter progettuale e ha curato il bando di gara, così come è giusto ringraziare i privati che hanno garantito la possibilità di avere un accesso alla futura area di cantiere. La nuova ala della casa di riposo andrò a sostituire quella vecchia che il Comune ha nel frattempo ceduto all’Umberto I. Si tratta di una parte vetusta e al momento del trasferimento degli ospiti e del personale verrà abbattuta consentendo una intera riqualificazione anche forale dell’intera area. Ringrazio il presidente della casa di riposo, Giovanni Gasparetto ed il consiglio di amministrazione per aver portato a compimento un’operazione sotto molti aspetti difficile ma importante e per dare nuove prospettive all’importante esperienza della casa di riposo Umberto I. Ricordo peraltro che dal punto di vista progettuale la nuova struttura sarà predisposta anche per un eventuale terzo piano qualora vi fosse bisogno di un ulteriore ampliamento”.
Caratteristiche dell'opera in generale
Il progetto consiste nell’ampliamento della casa di riposo attraverso la costruzione di una nuova ala a nord. La parte in ampliamento dovrà essere costituita da due piani fuori terra e da un piano interrato solo su una porzione del sedime (corpo di collegamento). Al piano interrato dovranno essere ubicati magazzini e vani tecnici. Il piano terra dell’edificio esistente dovrà essere ristrutturato per ricavare il centro Alzheimer + Sapa (Sezione Alta Protezione Alzheimer) con ricettività max di 22 posti letto oltre il nuovo Centro Diurno con capacità ricettiva di 10 utenti. Nella nuova ala al piano terra dovranno essere ricavate tutte le sale per attività comuni, una zona pranzo per i residenti del nucleo protetto e la nuova cucina con i locali deposito, spogliatoio e locali igienici. In corrispondenza del lato sud dell’edificio esistente dovrà essere ricavato un’area verde esterna opportunamente progettata con le caratteristiche di ambiente protesico e terapeutico. L’atrio di ingresso dovrà fungere da collegamento tra parte nuova e parte esistente e dovrà altresì essere direttamente collegato al sistema di distribuzione verticale che dovrà prevedere la presenza di un monta lettighe e una scala a prova di fumo con larghezza della rampa di 1,80 m. Sul lato nord ovest dovrà essere collocata una ulteriore scala a prova di fumo delle medesime dimensioni di quella posta all’ingresso. Il nuovo atrio dovrà risultare accessibile sia dall’attuale ingresso che dal percorso pedonale sul lato ovest e dalla parete vetrata sul lato est. Ai piani primo e secondo del nuovo volume dovranno essere realizzati, rispettivamente, due nuovi nuclei con capienza massima di 30 posti letto. Il piano secondo dovrà essere completato “al finito” come i piani sottostanti relativamente all’involucro esterno, realizzando le seguenti lavorazioni:
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davanzali e soglie;
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serramenti esterni compresi profili perimetrali di fissaggio e di raccordo con le future contro-pareti interne;
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cappotto isolante esterno completo di tinteggiatura;
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opere di finitura dei terrazzi esterni, compresi massetti, isolamenti, impermeabilizzazioni, pavimenti e battiscopa.