Caso Glifosato e Prosecco, il consorzio Docg: "Non faremo passi indietro"
Lodovico Giustiniani, numero uno di Confagricoltura Veneta, ha chiesto di riabilitare l'erbicida. Zaia: "Non se ne parla".
Polemiche sulle reazioni alla decisione dell'Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti che ha definito «non pericolosa» la sostanza.
Caso Glifosato e Prosecco, il consorzio Docg: "Non faremo passi indietro"
"E' un capitolo che deve essere chiuso». Luca Zaia, presidente della Regione, è sorpreso e un po' amareggiato dal fatto che qualche produttore riapre la porta al ricorso ai fitosanitari, dopo che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti ha definito «non pericolosa» la sostanza. La posizione del governatore sul tema è netta, un "no" senza appello. «L’agricoltura, la coltivazione ed il vigneto del futuro sono a impatto zero. Non si può partire dal presupposto che dobbiamo mantenere presidi, fitofarmaci e anticrittogamici come il glifosate – aggiunge Zaia -. La lotta al glifosate è la madre di tutte le battaglie».
La polemica
A chiedere di riabilitare l’erbicida nei giorni scorsi è stato Lodovico Giustiniani, numero uno di Confagricoltura Veneta, consigliere del Conegliano-Valdobbiadene e suo rappresentante in Fondazione Unesco. Una posizione la sua che ha scatenato l'alzata di scudi da parte del Consorzio Doc, seguito poi dal Consorzio Docg.
La nota del Consorzio Docg
"È di questi giorni la notizia che l’agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (EPA) si sia nuovamente pronunciata sul glifosato, dichiarando che 'non vi sono rischi per la salute umana quando il glifosato è usato secondo quanto scritto in etichetta e che non è un agente cancerogeno' - la nota del Consorzio Docg - Le prese di posizione di organismi autorevoli come l'EPA sono notizie che rassicurano tutti, così come lo sono i dati che periodicamente diffondono le Autorità sanitarie del nostro territorio, ma si tratta di una buona notizia specialmente per le aree in cui l'uso di questa sostanza è consentito. Nelle colline di Conegliano Valdobbiadene invece, l'uso è vietato. Attendiamo ora anche un pronunciamento delle autorità sanitarie europee, quelle a cui facciamo riferimento, così come lo dovrebbero fare i Comuni del nostro territorio che decisero lo scorso anno di inserire il divieto all'impiego del glifosato nei loro regolamenti di polizia rurale. Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco non farà passi indietro ma solo in avanti".