Centri estivi Castelfranco, ecco i dettagli: "Offerta unica, tutti protagonisti"
Oltre 300mila euro per le famiglie. Una sinergia tra vari attori del territorio che, come sottolineato da don Alberto Piasentin, "sarà la strada del futuro".
Presentati stamattina in Municipio tutti i dettagli dei Centri estivi a Castelfranco.
Proposta varia e conveniente
Non un progetto in cui si sente "ospiti gli uni degli altri", ma una realtà che tutti sentono invece come propria. E' lo spirito vincente che ha animato i vari attori protagonisti dei centri estivi 2020 a Castelfranco: Amministrazione comunale, parrocchie, cooperative, associazioni locali e società sportive. Una sinergia che ha consentito di garantire alle famiglie castellane un'offerta ampia e conveniente, con costi e tariffe praticamente dimezzati rispetto agli anni scorsi. L'offerta è stata presentata stamattina, martedì 30 giugno 2020, in Municipio.
Le stringenti norme anti Covid
I centri estivi a Castelfranco sono in gran parte già partiti nei giorni scorsi nelle varie sedi messe a disposizione dagli enti coinvolti: le attività vengono svolte con presenza solo al mattino o per un periodo più ampio della giornata, con o senza il pranzo. Per tutti ovviamente valgono le stringenti disposizioni anti Covid-19 con l'uso di mascherine, il distanziamento (se non per i più piccoli), la presenza di personale professionale e con l'inserimento di volontari solo se opportunamente addestrati. Per questo in alcuni casi si tratta di attività di pochi giorni, mentre per altri l'impegno copre tutto il trimestre estivo.
"Uno sforzo unico da parte del Comune - hanno sottolineato in coro l'assessore al Sociale, Sandra Piva, il sindaco Stefano Marcon, e l'assessore allo Sport, Gianluca Didonè - Prima ognuno si gestiva autonomamente, facendo da sé, ora invece, con l'emergenza, ci siamo uniti con un unico obiettivo: il bene della comunità di Castelfranco".
Il primo cittadino Marcon, in particolare, ci ha tenuto a "togliersi alcuni sassolini dalla scarpa" per le polemiche legate proprio ai ritardi nella comunicazione e nell'avvio dei centri estivi in città.
"Critiche che mi sono particolarmente pesate - ha detto Marcon - perché sapevo cosa stavamo facendo e come stavamo lavorando qui. Ecco perché oggi sono particolarmente orgoglioso di presentare i risultati: Castelfranco si distingue per un'offerta unica, anche rispetto a realtà vicine più reclamizzate che magari hanno investito meno. Noi mettiamo a disposizione delle famiglie oltre 300mila euro".
Associazioni, società sportive e parrocchie: la sinergia
Tra i protagonisti della proposta castellana ci sono 3 società sportive: Sport Target presso la scuola elementare Masaccio, Virtus Pallacanestro utilizzando gli spazi dell'Ipsia Galilei e Thunders&Drangons (baseball-softball) presso l'impianto di via Malvolta. Due invece i quartieri che hanno aperto le attività ai minori: l'associazione frazionale di Campigo, in collaborazione con la scuola primaria, e Due Mulini che gestisce il centro di quartiere Risorgimento, con la particolare attenzione alla disabilità presso il parco inclusivo, curata dall'associazione sociale Alphabeta.
Impegno molto importante anche quello delle parrocchie cittadine, in collaborazione con la cooperativa L'Incontro e con i genitori di Borgo Padova, che aprono molteplici sedi su tutto il territorio cittadino, fino all'inizio di agosto. Inoltre due possibilità di ospitalità si sono create a Barcon di Vedelago con l'accreditamento di due cooperative (Themis ed Etabeta)che assicurano il servizio per un ampio periodo, che comprende la possibilità di frequenza anche dopo la pausa di ferragosto, rispettivamente per le classi 3-5 e 6-11 anni. Per tutte queste attività l'Amministrazione comunale ha stanziato 220mila euro, che si trasformano in 4.320 voucher di 50 euro per rette settimanali, oltre alla disponibilità di pagamenti integrali di frequenza disposti dal Servizio sociale comunale per le famiglie in particolare difficoltà. Un punto questo sottolineato dall'assessore Piva:
"Abbiamo previsto un ulteriore contributo di 20mila euro proprio per le famiglie particolarmente indigenti, che non potrebbero accedere all'offerta neanche con i costi ribassati di oggi".
Arrivato anche il contributo ministeriale
Un contributo che, nel complesso, si aggira intorno ai 60 euro settimanali per la mezza giornata e 130 per il tempo pieno (pasti compresi). In tutta la proposta messa in campo poi un contributo particolare è quello offerto dalle scuole materne paritarie (5 parrocchiali e Ipab Umberto I) per le quali sono stati investiti 76mila euro con la disponibilità di 970 accessi settimanali tra giugno e luglio, rivolti a chi frequenta i servizi dell'infanzia ma con alcuni posti anche per la fascia 1-3. Va ricordata infine la riapertura, seppur contingentata a soli 25 utenti settimanali, dell'asilo nido comunale, disponibile per tutta l'estate ma che al momento non ha richieste sufficienti per aprire nel periodo centrale di agosto. Infine è arrivato proprio in questi giorni anche il contributo ministeriale, che è pari a 67.958,40 euro: in pratica 20,33 euro per ciascun minore residente.
Don Alberto: "Strada da seguire anche in futuro"
Particolarmente sentito l'intervento di don Alberto Piasentin, referente della Pastorale giovanile:
"Nessuno di noi da solo ce l'avrebbe fatta quest'anno, era indispensabile fare rete e mettere ciascuno a disposizione le proprie 'ricchezze' - ha sottolineato il sacerdote - La logica non è stata il guadagno , ma il bene di Castelfranco. E penso che tale sinergia sia l'unica strada da perseguire anche in futuro".
Ha infine aggiunto Francesca Libralato della cooperativa L'Incontro, che ha attivato i centri estivi "Il Castello dei Ragazzi", con oltre 300 famiglie coinvolte.
"Cerchiamo di valorizzare la socialità come fondamento dello stare insieme nella prossimità, in un tempo che ci ha visti isolati e disabituati alle relazioni extrafamiliari".