Dal 17 giugno

Centri estivi Vedelago, già cento iscritti per le prime due settimane

Offerta fino ai 14 anni con attività previste in tre sedi: spazi scolastici e sportivi di Vedelago, scuola primaria di Vedelago e primaria di Fanzolo.

Centri estivi Vedelago, già cento iscritti per le prime due settimane
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Centri estivi: già 100 iscritti per le prime settimane. Offerta fino ai 14 anni.

Gestiti dalla coop Kirikù: si parte il 17 giugno

Sono già un centinaio le iscrizioni per le prime due settimane ai centri estivi comunali promossi dal Comune di Vedelago e gestiti dalla cooperativa Kirikù e che prenderanno il via il 17 giugno prossimo. Tante le novità introdotte quest’anno sia per favorire la partecipazione, visti i mesi complicati che bambini e famiglie hanno dovuto affrontare, sia per garantire il rispetto delle attuali misure di sicurezza che, per quanto riguarda i centri estivi, sono piuttosto stringenti. L’offerta comunale si rivolge ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni nel periodo comprendo dal 17 giugno al 4 agosto. Fino a fine giugno l’orario è mattutino - dalle 7.30 alle 13.00 – mentre per il mese di luglio l’amministrazione comunale sta lavorando per riuscire ad attivare anche l’orario pomeridiano.

Tre sedi per svolgere le attività

Tre invece le sedi in cui si svolgeranno le attività – rispetto alle edizioni precedenti quando i centri erano concentrati su uno, al massimo due luoghi -: gli spazi scolastici e sportivi di Vedelago, la scuola primaria di Vedelago e la scuola primaria di Fanzolo. Per motivi organizzativi le iscrizioni dovranno avvenire per almeno due settimane ed il costo a settimana è di 50 euro: una cifra resa accessibile grazie al contributo di altrettanti 50 euro a settimana stanziato dal Comune per sostenere le famiglie. A questa proposta, sul territorio vedelaghese si aggiunge una serie di altre offerte promosse sia dalle parrocchie che da realtà private, tra cui il centro estivo promosso dalla scuola d’infanzia Sanson di Vedelago e dalla scuola d’infanzia “G. Appiani” di Fanzolo (2-6 anni), a quello nel parco di Villa Pola a Barcon gestito da Themis Impresa sociale (3-5 anni), a quelli della scuola d’infanzia San Sebastiano di Albaredo (3-6 anni), a quello nel parco di Villa Pola a Barcon  della cooperativa Etabeta (6-11 anni).

I commenti di sindaco e assessore 

Il lavoro per rendere possibile un’offerta completa e sicura è stato il risultato del grande impegno da parte di tutta l’amministrazione comunale coinvolta nell’organizzazione. In particolare, nel coordinare gli aspetti organizzativi sono stati impegnati il sindaco, Cristina Andretta, e l’assessore allo sport, Fabio Ceccato, che oltre ad occuparsi della gestione dei gruppi sportivi, inaugurò i centri estivi nel corso del suo primo mandato amministrativo nel 2009. Spiega il sindaco, Cristina Andretta:

“Lo sforzo quest’anno è stato duplice: da un lato quello di riuscire ad organizzare una proposta varia e completa che rispettasse le attuali misure di sicurezza anticontagio, e dall’altro, assicurare un prezzo accessibile per le famiglie. Rispetto al primo tema la cooperativa Kirikù ha garantito un livello di sicurezza molto elevato. Rispetto alle tariffe, invece, siamo riusciti a stanziare un contributo di 50 euro a settimana per i bambini ed i ragazzi che frequentano i centri estivi comunali così come, compatibilmente con il contributo che il Comune otterrà dallo Stato, sarà erogato un contributo alle famiglie per ciascun bambino o ragazzo che frequenterà i centri estivi parrocchiali e privati così da calmierare le quote che, inevitabilmente, con l’obbligo di introdurre le misure di sicurezza, per quest’anno sono lievitate”.

Conclude l’assessore allo sport, Fabio Ceccato:

“Mai come quest’anno i centri estivi assumono valore ed importanza. Se negli anni passati essi rappresentavano una buona soluzione per i genitori impegnati nel lavoro ed impossibilitati ad accudire i figli, quest’anno a questo aspetto, pur importante, si aggiunge anche quello di riuscire a restituire ai bambini e ai ragazzi quell’opportunità di socializzare e stare tra coetanei – naturalmente in sicurezza -, di cui purtroppo sono stati privati nei mesi scorsi. Per questo abbiamo lavorato affinché tutte le fasce di età fossero coperte, dai più piccoli ai ragazzi pre-adolescenti. Ringrazio la cooperativa Kirikù che collabora con il Comune, ma anche le parrocchie, i nidi familiari e le realtà private che, assieme a noi, stanno affrontando questa importante sfida rivolta al bene di minori e delle famiglie”.

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