Centro Sartor Castelfranco, inaugurata la ristrutturazione del nuovo nucleo con l’Angolo dei Ricordi
Macchine da cucire, immagini evocative e ambiente sereno per le ospiti della struttura. Il vicesindaco Giovine: "Passo avanti nell'assistenza".
Centro Sartor Castelfranco, inaugurata la ristrutturazione del nuovo nucleo con l’Angolo dei Ricordi
Inaugurata ieri, mercoledì 29 gennaio 2020, al Centro Servizi per la persona “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto la ristrutturazione del nuovo Nucleo dei Tulipani, progetto realizzato seguendo le regole del vivere bene e soprattutto con un vero e proprio “angolo dei ricordi”, dove sono state collocate vecchie macchine da cucito ritrovate nei magazzini e immagini evocative di tessitrici, segno di un passato recente che ha visto molte delle ospiti direttamente coinvolte nella produzione castellana.
Il taglio del nastro con le autorità
Erano presenti, oltre al presidente e alla direttrice del “Sartor” Maurizio Trento ed Elisabetta Barbato, anche il vicesindaco di Castelfranco Veneto Gianfranco Giovine e don Florido che ha benedetto l’opera. Poi, il taglio del nastro assieme alla signora Carmela e via al sottofondo musicale curato dal Conservatorio di Musica “A. Steffani” di Castelfranco Veneto del maestro Canazza guidati dal prof. Maniero. “La ristrutturazione di questo nucleo ha seguito quella recente degli spazi comuni: colori e materiali rispettano le regole del venete bene, della psicologia dell’abitare – ha spiegato Maurizio Trento – Ora, l’obiettivo è di continuare a sistemare e ammodernare anche gli altri nuclei, un pezzo alla volta, per offrire una sempre miglior qualità della vita ed esperienza i nostri ospiti”.
Il vicesindaco Giovine e la direttrice Barbato orgogliosi
“Siamo orgogliosi che un’eccellenza come il Sartor sia nel nostro territorio e ci metta in condizione di fare un passo avanti nell’assistenza – ha spiegato Giovine – La struttura è davvero bellissima, uno stile caldo e accogliente”.
“Voglio fare i complimenti a tutto il gruppo di lavoro – ha detto la Barbato – ogni talento individuale è stato messo a disposizione del gruppo e questa ristrutturazione ne è il risultato. Abbiamo voluto ricreare un contesto famigliare con un approccio interdisciplinare, un ambiente di stimoli mentali e fisici. Ecco allora l’angolo dei ricordi, un angolo di relax per stimolare la memoria semantica e autobiografica delle tante ospiti che da giovani avevano lavorato alla macchina da cucire, confezionando prodotti di alta moda. In magazzino abbiamo trovato vecchio mobilio, macchine da scrivere, candelabri… e poi le immagini evocative del mestiere di sarta, molte ospiti si sono emozionate e racconteremo le loro storie con delle interviste video. Il nostro obiettivo non deve essere aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni! E compatibilmente con le esigenze di bilancio, vogliamo ristrutturare a stralci anche gli altri nuclei, con l’obiettivo di non alzare le rette”.