CentroMarca Banca e Ca' Foscari insieme per una finanza “green”: nuove opportunità di formazione e ricerca
Un assegno di ricerca e nuovi corsi universitari interdisciplinari per diffondere la cultura “green” in ambito finanziario.
Oggi la firma dell’accordo per attività congiunte nell’ambito della finanza sostenibile.
Anno accademico 2020-2021
Il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Venezia e CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia sottoscrivono un importante accordo per l’Anno Accademico 2020-2021 volto a creare nuove opportunità di formazione e di ricerca nell’ambito “green” e sostenibilità e indirizzato a favorire sempre nuove connessioni tra l’università e il territorio. La collaborazione sarà rivolta in particolare ai seguenti temi:
- promuovere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nella valutazione dell’affidabilità creditizia
- valutare i rischi e le opportunità connesse al cambiamento climatico
- accrescere la sensibilità sui temi di finanza sostenibile
La ricerca in ambito finanza sostenibile è strategica sia per CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia (CMB) che per il Dipartimento di Economia, collocandosi all’interno dei temi del centro VERA (Venice centre in Economics and Risk Analytics for public policies), creato nell’ambito del progetto per il Dipartimento di eccellenza finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Infatti, il Dipartimento di Economia ha già un ricco portafoglio di progetti sui temi della finanza verde finanziati dalla Commissione Europea e dall’European Investment Bank.
Finanziato assegno di ricerca di 12 mesi
La Convenzione rappresenta pertanto un ulteriore tassello che lega i principali temi di ricerca del Dipartimento con particolare riferimento alla finanza sostenibile e all’analisi degli impatti del cambiamento climatico all’impegno di CentroMarca Banca Credito Cooperativo sui temi della sostenibilità ambientale e sociale. Obiettivo dell’Istituto è quello di promuovere la crescita e lo sviluppo sociale ed economico delle realtà locali e di elaborare una propria strategia di finanza sostenibile (nel senso più ampio: includendo i tre fattori ESG- Environmental, Social and Governance) in un’ottica di attenzione e restituzione al territorio. Il contributo dell’Istituto di Credito finanzierà un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il Dipartimento di Economia, avente per oggetto “L’impatto dei fattori ESG nel rischio di credito”, che potrà supportare e contribuire le attività di ricerca nell’ambito della finanza sostenibile.
La Convenzione intende anche promuovere attività di divulgazione e di formazione per accrescere la consapevolezza e le conoscenze nelle nuove generazioni. Per questo l’accordo prevede il supporto da parte della Banca all’istituzione di un corso universitario interdisciplinare in ESG e Finanza Sostenibile offerto agli studenti magistrali del corso in Economia e Finanza. In particolare, il corso è stato attivato nel percorso di laurea magistrale di Economia e Finanza assieme a un corso in lingua inglese su “Climate Change and Finance: Metrics to Assess Risks and opportunities”. Gli argomenti trattati vanno dalla definizione e perimetro della finanza sostenibile (finanza socialmente responsabile, finanza ad impatto sociale; finanza green), alla regolamentazione Europea su questo tema, dal mercato e gli attori (con particolare riferimento al ruolo delle istituzioni finanziarie: asset manager, fondi pensione, banche commerciali e di investimento, banche etiche, assicurazioni) ai prodotti, gli strumenti, alle architetture finanziarie (tra cui: microcredito; social lending; crowdfunding; green bond; fondi socialmente responsabili e fondi ad impatto sociale; strumenti pay for success) alle certificazioni dei prodotti di finanza sostenibile; ma anche la misurazione dell’impatto sociale ed ambientale; la disclosure non finanziaria; iI Climate risk e gli intermediari finanziari; i mercati regolamentati e indici per la finanza sostenibile; ESG Integration: rating non finanziario dell’emittente e rischio/rendimento dei fondi.
I commenti
Una finanza sostenibile è capace di sviluppare un doppio vantaggio: quello sotto il profilo ambientale e quello relativo ai rendimenti. È dimostrato infatti che le aziende quotate in borsa che si impegnano a migliorare lo stato delle cose presenti, attraverso un’economia sana, sono ben viste dal sistema finanziario tanto da produrre rendimenti doppi rispetto a quelle tradizionali in quanto vanno a calmierare il rischio e a migliorare il futuro delle prossime generazioni.
“Si tratta di un accordo di grande interesse che dimostra la capacità e la disponibilità del Dipartimento di stabilire occasioni di proficua collaborazione con il territorio su temi di grande impatto per il futuro dei nostri laureati e della società” dichiara Michele Bernasconi, Direttore Dipartimento di Economia.
“Il Dipartimento di Economia – commenta Monica Billio: già Direttrice Dipartimento di Economia e Responsabile del progetto – sta investendo in ricerca e formazione sui temi della finanza sostenibile grazie a progetti e colleghi che si occupano con molta visibilità di un tema di grande attualità e rilevanza nelle politiche di ripartenza dal green deal al recovery fund. La convenzione con CentroMarca Banca Credito Cooperativo costituisce un’importante occasione di contribuire alla crescita formativa dei giovani sui temi green e di poter mettere a disposizione del territorio la nostra capacità di ricerca. Apprezzo la grande lungimiranza di CentroMarca Banca di investire assieme al Dipartimento in questi ambiti con altrettanta attenzione alla ricerca e alla formazione”.
E ancora:
“Ci siamo impegnati in questo progetto perché crediamo fermamente nel valore dei nostri giovani e nelle loro potenzialità – commenta il Direttore Generale di CentroMarca Banca Claudio Alessandrini – È solo attraverso l’impegno comune che possiamo guardare al futuro con ottimismo. Supportiamo da sempre famiglie e imprese, e anche in questo caso saremo al fianco delle nuove generazioni per fornire loro tutti quegli elementi necessari che sono utili a chi ha delle grosse competenze, acquisite in ambito accademico, e che necessita di avere anche degli elementi di indirizzo professionale. Diamo quindi la nostra professionalità e la nostra collaborazione a questo progetto che ci auguriamo possa essere nel tempo approfondito da chi, come il nostro Istituto, ha l’obiettivo della salvaguardia e tutela del benessere comune.” Conclude il Direttore Generale Claudio Alessandrini.