Periferia di Treviso

Cibo e bevande gratis, altrimenti "vi sfascio il locale": arrestato 46enne, era l'incubo di bar e ristoranti

Contestato all'uomo il reato di estorsione continuata. Teneva in soggezione i gestori dei locali con minacce e vessazioni.

Cibo e bevande gratis, altrimenti "vi sfascio il locale": arrestato 46enne, era l'incubo di bar e ristoranti
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Era diventato il terrore di bar e ristoranti della periferia trevigiana: estorceva cibo e bevande ai titolari con minacce e vessazioni. Arrestato 46enne.

Cibo e bevande gratis, altrimenti "vi sfascio il locale"

I Carabinieri della Compagnia di Treviso hanno tratto in arresto, in forza di un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal GIP di Treviso (Dott. Marco Biagetti), D.G., 46enne trevigiano, per il reato di estorsione continuata. L'uomo, ormai da diversi mesi, minacciando di sfasciare i locali degli esercizi pubblici da lui frequentati, con atteggiamento intimidatorio e provocatorio, diretto anche agli altri avventori, costringeva i gestori di bar e ristoranti a servirgli bevande e alimenti, consumazioni che ordinava ed esigeva e non pagava.

Un incubo per i titolari

Per i quattro titolari di esercizi pubblici della periferia trevigiana, l'arrestato era diventato un incubo: molteplici, infatti, nel corso delle indagini, sono state le relazioni stilate dai Carabinieri della Stazione di Zero Branco guidati dal Comandante, Luogotenente Edoardo Pulina, che, con il coordinamento della Procura della Repubblica trevigiana (P.M. Dott.ssa Mara De Dona') , hanno documentato il regime di vita vessatorio cui erano sottoposti ristoratori e baristi, con i clienti abituali che non entravano nemmeno più nei locali, in presenza dell'uomo, con evidente danno di immagine ed economico per le attività commerciali citate.

Durava da mesi ormai

L'estortore, peraltro, ha continuato per molti mesi a palesare il suo atteggiamento minaccioso e violento in totale spregio di un provvedimento già assunto dalla Questura del Capoluogo che gli vietava di accedere e stazionare presso alcuni esercizi pubblici della zona. D.G., rintracciato dai militari dell'Arma, dopo le formalità di rito è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall'Autorità Giudiziaria mandante.

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