Tragedia

Ciclista travolto e ucciso da un pirata della strada

E' il terzo gravissimo incidente sulle strade della provincia di Treviso.

Ciclista travolto e ucciso da un pirata della strada
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Tre gravissimi incidenti stradali in pochi giorni sulle strade della Marca. Un dato allarmante, quello dei sinistri stradali. L'ultimo si è verificato mercoledì pomeriggio: Mohamed Chahid, è stato travolto e ucciso da un furgone guidato da un 76enne di Sernaglia della Battaglia.

Ciclista travolto e ucciso da un pirata della strada

Ancora sangue sulle strade del Veneto e, nello specifico, su quelle della provincia di Treviso. Dopo il tragico sinistro di domenica 28 gennaio 2024 in cui ha perso la vita, sul colpo, un 92enne e, un paio di giorni dopo in ospedale anche il 16enne Thimoty Dal Bello, a Pagnano d'Asolo, e quello di mercoledì 31 gennaio 2024 a Gorgo al Monticano, con un giovane, un 20enne, finito contro un platano mentre guidava la sua Fiat 500, mercoledì un ciclista è stato travolto e ucciso da un pirata della strada a Susegana.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire già pochi minuti dopo l'accaduto, infatti, un 76enne di Sergnaglia della Battaglia verso le 15.30 in località Sant'Anna a Colfosco di Susegana, mentre era alla guida di un furgone lungo via Mercatelli ha investito un uomo, uno straniero che viveva da solo a Sernaglia della Battaglia. Per lui, Mohamed Chahid, 67enne di origini marocchine, non c'è stato nulla da fare. Ma questo l'hanno potuto verificare i soccorritori quando sono giunti sul posto, grazie a una segnalazione di altri automobilisti.

Perché il responsabile del sinistro mortale non si è fermato per prestare le prime cure o semplicemente per accertarsi delle condizioni del ferito. Dopo l'incidente è andato via. A nulla, purtroppo, è servito l'intervento del personale del Suem che si è diretto in zona anche con l'elisoccorso. Le ferite riportate erano troppo gravi ed è stato constatato il decesso.

Ad effettuare i rilievi del sinistro stradale sono stati gli agenti della Polizia locale che ora dovranno tentare di ricostruire precisamente l'accaduto. Inizialmente era stata diramata una ricerca del mezzo che ha provocato l'incidente. Era partita una sorta di caccia al pirata della strada.

Ma poi, forse per un ripensamento, l'uomo alla guida del furgone si è presentato autonomamente alle Forze dell'ordine per auto-denunciarsi. Avrebbe spiegato, ricostruisce il Corriere Veneto, che a monte del suo allontanamento dal luogo del sinistro stradale sarebbe stato un forte stato di shock emotivo provato al momento dell'urto. Una versione, questa, che dovrà essere vagliata dagli inquirenti che hanno comunque aperto un fascicolo per omicidio stradale e omissione di soccorso.

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