Cinque salvataggi in montagna nel weekend

In condizioni estreme, a causa del forte vento, hanno portato in salvo escursionisti e rocciatori in difficoltà.

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Cinque salvataggi in montagna nel weekend. E' stato un fine settimana molto intenso per il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) e per i sanitari del Suem 118, con cinque interventi sulle montagne del Bellunese e del Vicentino, spesso in situazioni estreme. Ultimo in ordine di tempo quello effettuato a Chies d'Alpago, nel Bellunese. Intorno alle 13 di ieri, domenica 14 luglio, un escursionista di 35 anni è caduto per una decina di metri lungo il pendio in Val Sperlonga. E' stato recuperato con l'elisoccorso Falco con un verricello e portato all'ospedale di Belluno. Nella mattina, l'incidente più grave. A Zoldo, sul monte Civetta, un altro escursionista, di 67 anni, è caduto tra le rocce per una ventina di metri. Anche in questo caso è stato recuperato con un verricello dell'elicottero Falco e trasportato all'ospedale Ca' Foncello di Treviso con un grave politrauma. Anche i suoi compagni di cordata sono stati imbarcati e portati a valle.

Nel pomeriggio di sabato 13, poco dopo le 15,30, il Soccorso Alpino era intervenuto sulla Marmolada, dove un 49enne, sul sentiero numero 685, si trovava in mezzo a una frana e rimaneva bloccato. Veniva raggiunto e accompagnato a valle dai soccorritori del Cnsas. Circa un'ora più tardi scattava l'allarme sul Pomagagnon, a nord di Cortina, dove una rocciatrice veniva colpita da un sasso alla schiena e recuperata dall'elisoccorso Falco decollato da Pieve di Cadore. Dopo diversi tentativi, a causa del forte vento, l'elicottero riusciva a far scendere un tecnico del Soccorso Alpino, a oltre 2mila metri di quota, grazie a un verricello di 25 metri. Sul posto, il soccorritore prestava le prime cure alla donna, 44enne di Bologna, che era salita con il compagno, portando entrambi gli alpinisti in una posizione più sicura della parete di roccia. Recuperata con un verricello, la donna è stata tratta in salvo e trasportata all'ospedale di Belluno. Per l'uomo, tuttavia, le cose si sarebbero complicate in quanto, spostandosi più in basso sotto una roccia, non era più raggiungibile. Il vento ostacolava ogni tentativo di avvicinarsi da parte dell'elicottero, neppure all'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, intervenuto fino intorno alle 22. L'uomo è stato poi recuperato il mattino seguente, alle 6,30, dal Pelikan di Bolzano, grazie anche all'intervento di un tecnico del Soccorso Alpino di Cortina.

Sempre sabato 13, una brutta avventura per un alpinista 54enne di Bovolone. Primo della cordata, che stava scalando la parete Baffelan a Valli del Pasubio quando, perdendo l’equilibrio, è volato lungo la parete per una decina di metri. Fortunatamente il compagno di cordata, che si trovava oltre trenta metri più in basso, è riuscito a frenargli la caduta. L’uomo tuttava si era fratturato una caviglia.  Scattato l’allarme sopraggiungeva l’elisoccorso che tuttavia era impossibilitato a intervenire a causa delle nuvole basse. I soccorritori, due squadre del Soccorso Alpino, hanno dovuto scalare la parete per trarlo in salvo e caricarlo su una barella portato con una jeep a Campogrosso e caricato su un’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale di Valdagno.

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