Intervento dei carabinieri

Comprava la droga a Mestre e la spacciava per tutta Zero Branco, coinvolti nel suo giro tanti minorenni

Arrestato un pusher 23enne per spaccio di hashish e marijuana: la sua attività è stata particolarmente intensa tra febbraio 2021 ed il dicembre 2023

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Comprava la droga a Mestre e la spacciava per tutta Zero Branco, il suo giro coinvolgeva tanti minorenni

I Carabinieri della Compagnia di Treviso, nella mattina di giovedì 25 settembre 2024, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 23enne, residente a Zero Branco, per il reato di spaccio di hashish e marijuana, anche in favore di minorenni.

23enne comprava la droga a Mestre e la spacciava per tutta Zero Branco

Il provvedimento adottato dal GIP del Tribunale di Treviso, richiesto dalla locale Procura della Repubblica, è scaturito dopo una lunga attività dei Carabinieri di Zero Branco i quali, attraverso l’analisi del traffico telefonico nonché dai riscontri operativi acquisiti dai semplici acquirenti, sono riusciti a ricostruire il giro di “piccolo spaccio” in capo al giovane arrestato, originario del Marocco, addebitandogli numerose cessioni.

 

Gli inquirenti, in particolare, hanno accertato che lo spacciatore, con cadenza pressoché quotidiana, si recava nella zona di Mestre dove acquistava considerevoli quantità di droga, fino a mezzo chilo alla volta, che poi spacciava nella zona di Zero Branco, anche per mezzo di altri complici.

Il periodo di riferimento è quello compreso tra febbraio 2021 ed il dicembre 2023 nel corso del quale i Carabinieri hanno accertato almeno più di cento cessioni che avvenivano quotidianamente o fino a due o tre volte alla settimana.

Aggredito un acquirente per un debito

In un’occasione l’interessato, a fronte di un preteso debito contratto da uno degli acquirenti, non ha esitato ad affrontarlo, spalleggiato da un coetaneo, prima minacciandolo e poi colpendolo dapprima con una testata e successivamente con calci e pugni procurandogli lesioni. Questo episodio gli è valsa anche l’accusa di tentata estorsione e lesioni personali.

Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche numerose perquisizioni, delegate dalla Procura della Repubblica ordinaria e da quella per i minorenni, condotte con l’ausilio di unità cinofile dell’Arma appartenenti al Nucleo Cinofili di Torreglia (Padova).

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