Controllo del territorio

Contrasto alla criminalità, fermati pusher e soggetti pericolosi

L'intervento ha visti impegnati i Carabinieri della Compagnia di Montebelluna con personale della Compagnia d'intervento operativo del quarto battaglione Carabinieri Veneto di stanza a Mestre.

Contrasto alla criminalità, fermati pusher e soggetti pericolosi
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Nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 16 aprile 2021, i Carabinieri della Compagnia di Montebelluna hanno effettuato dei servizi straordinari di controllo del territorio con l'impiego di equipaggi delle stazioni dipendenti e di ulteriore personale della Compagnia d'intervento operativo del quarto battaglione Carabinieri Veneto di stanza a Mestre in provincia di Venezia.

Contrasto alla criminalità, fermati pusher e soggetti pericolosi

Controlli serrati sono stati effettuati con finalità di prevenzione dello spaccio di stupefacenti e della criminalità in genere, nei pressi della locale stazione ferroviaria, piazza IV Novembre, parco Manin e l'area verde di via Cima Mandria.

Nello specifico, a seguito dell'identificazione di numerosi soggetti, molti dei quali di origini straniere, i militari dell'Arma hanno proceduto a una serie di perquisizioni.

Per un 21enne di Castelfranco e per un 23enne nigeriano, viste le modiche quantità detenute, si procedeva con la segnalazione al Prefetto di Treviso, mentre per un 35enne nigeriano scattava la denuncia in quanto trovato in possesso di 5 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, insieme a 185 euro verosimilmente provento dell'attività di spaccio.

Veninva inoltre sanzionato un 20enne di Montebelluna perché sorpreso alla guida del proprio ciclomotore privo di targa, e senza assicurazione, privo inoltre della patente di guida che non ha mai conseguito. Lo stesso poi veniva trovato in possesso di circa 7 grammi di marijuana.

Nell'ambito della stessa operazione i Carabinieri hanno anche arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Treviso, un pregiudicato 40enne albanese di Paese per reati contro la persona risalenti al 2013. Dovrà scontare in carcere una pena di 4 anni e otto mesi.

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