Pieve di Soligo

Controlli nelle case a Natale, la fake news diventa virale e fa infuriare il sindaco

Una "bufala" bella e buona diventata in breve tempo virale, segno del "nervo scoperto" di molti cittadini. E il primo cittadino non l'ha presa bene.

Controlli nelle case a Natale, la fake news diventa virale e fa infuriare il sindaco
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Uno "scherzo" di cattivo gusto ma che ha allarmato molti residenti, suscitando reazioni anche forti.

Controlli nelle case a Natale, la "bufala" su Pieve di Soligo

Controlli nelle abitazioni private. Agenti della Polizia locale che passeranno, di casa in casa, suonando un campanello dopo l'altro, il 25, il 26, il 31 dicembre e il primo di gennaio. Il motivo? Sanzionare i trasgressori del Dpcm di Natale. E il "terrore" ha iniziato sui social, con diverse persone che, probabilmente frastornate da decreti vari e zone "colorate" a getto continuo, non si chiedono nemmeno se l'annuncio - palesemente falso - sia vero oppure una delle tante fake news prodotta da qualche buontempone.

E' quanto sta accadendo a Treviso, o meglio, a Pieve di Soligo, paese preso di mira da un "troll" che ha fatto circolare in gruppi WhatsApp e su Facebook un post evidentemente inventato, ma che sta generando un vero e proprio putiferio.

Le reazioni dei residenti tra rabbia e angoscia

Una sorta di "manifesto" del Comune, con tanto di logo "tarocco", in cui si avvisa, appunto, i cittadini del paese in provincia di Treviso, delle presunte misure impiegate per i sopracitati giorni. Misure severissime, piuttosto invadenti, e sicuramente tanto false quanto assolutamente irreali. Peccato però che il post in poche ora sia diventato virale. E che le reazioni di molte persone siano state, forse dettate dallo stress per la situazione in cui tutti siamo costretti a vivere, anche piuttosto inverosimili.

C'è infatti chi ci è cascato, chi ha risposto che frasi come "Ma cos’è sto terrorismo? Conte ha detto che non verrà incaricato nessuno a controllare le abitazioni della gente ! Pazzesco", o altri commenti, invece, che fanno trasparire posizioni più drastiche: "A casa mia mi dispiace senza autorizzazione non entra nessuno, altrimenti sono guai". Insomma, chi voleva fare lo scherzone del giorno ci è riuscito alla perfezione. Ma a tutto c'è un limite. E infatti è stato necessario l'intervento di un'autorità.

L'intervento del sindaco di Pieve di Soligo

A fare chiarezza, dopo tutto il trambusto generato dalla fake news, ci ha pensato il primo cittadino di Pieve, Stefano Soldan, dopo una lunga e vivace discussione in uno dei tanti gruppi Facebook che ha riportato la bufala.

"Buongiorno , sono Il Sindaco, la notizia è falsa. Al buontempone e a chi condivide questa bufala arriverà una denuncia per procurato allarme, diffusione di false informazioni, diffamazione e uso improprio del logo comunale...".

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