Coronavirus Treviso, tamponi a tappeto per identificare i positivi asintomatici
Benazzi: “Distribuite 230mila mascherine, ringraziamo la Regione per il grande sforzo di approvvigionamento dei Dpi”.
Stamani è iniziato, in tutte le sedi ospedaliere dell’Ulss 2, il piano di esecuzione dei tamponi a tappeto dei dipendenti dell’Ulss 2.
"Caccia" ai positivi asintomatici, potenzialmente i più contagiosi
Stamani, lunedì 23 marzo 2020, è iniziato, in tutte le sedi ospedaliere dell’Ulss 2, il piano di esecuzione dei tamponi a tappeto dei dipendenti dell’Ulss 2. Si tratta di un nuovo step della campagna di screening esteso voluta dal Presidente della Regione, Luca Zaia, al fine di identificare i positivi asintomatici per ridurre quanto più possibile il numero di nuovi contagi.
“I tamponi effettuati, ad oggi nella nostra Ulss sono oltre 7.000 – sottolinea Benazzi – di questi 1.100, pari 15,7%, sono risultati positivi. Siamo partiti con l’effettuazione di circa 200 tamponi al giorno da parte dell’équipe di Microbiologia, per arrivare ai circa 1.000 tamponi al giorno attuali. L’équipe del dottor Rigoli, cui va un sentito ringraziamento, lavora, attualmente, h24, su turni di otto ore, con una linea di lavoro dedicata per le urgenze. Da qualche giorno – aggiunge Benazzi – abbiamo attivato anche i test rapidi, attualmente in fase di sperimentazione nel Pronto Soccorso di Treviso. Questi test permettono di accorciare notevolmente il tempo di risposta: in un’ora, infatti, si conosce l’esito. Ne abbiamo fatti 113, tutti su pazienti sintomatici, con 52 positività rilevate”.
Ospedali
- Il programma di screening a tappeto negli ospedali è iniziato stamane secondo il programma definito dalle direzioni mediche dei vari presidi: è prevista l’effettuazione del tampone agli operatori di tutte le Unità Operative non ancora testati. Complessivamente saranno fatti circa 300 tamponi al giorno, distribuiti tra le varie strutture. Il programma ha l’obiettivo di identificare precocemente le eventualità positività in operatori asintomatici.
- Per quanto riguarda, invece, i pazienti ospedalieri, i tamponi vengono eseguiti dai diversi reparti, in particolare Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Pneumologia, Medicina, Geriatria al fine di diagnosticare i quadri indicativi di Covid.
- Già dall’avvio del focolaio epidemico di Covid vengono regolarmente sottoposti a tamponi tutti gli operatori ospedalieri contatti di caso confermato, secondo il programma di sorveglianza aderente al protocollo regionale.
Territorio
- Sul fronte territorio, analogamente a quanto avviene in ospedale, sono attivi i programmi con tamponi di sorveglianza del personale che opera a livello distrettuale (Adi, Case di riposo etc), contatti di caso confermato.
- Sempre a livello territoriale è partito sabato scorso il piano di esecuzione dei tamponi sui Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta, Medici della continuità assistenziale e Farmacisti: questi professionisti vengono sottoposti a test nelle sedi distrettuali di Treviso (Madonnina), Castelfranco (Ospedale) e Conegliano (Distretto sociosanitario) per un totaledi circa cento al giorno, fino a completamento della screenatura. Il primo dato, relativo a sabato 21 marzo ha visto il test effettuato su 81 medici di famiglia, con una sola positività.
- D’intesa con i medici di medicina generale sul territorio viene eseguito il tampone anche alle persone per le quali sia necessario porre diagnosi di Covid e condurre il programma assistenziale e terapeutico extraospedaliero.
La quasi totalità dei tamponi sul territorio viene eseguita con il sistema coreano “drive through”: sono state allestite tre postazioni presso le quali l’utente giunge in auto e viene testato attraverso il finestrino dal personale addestrato del Servizio Igiene e Sanità Pubblica. Ad oggi col sistema “drive trough” sono stati eseguiti circa 600 tamponi.
Dispositivi di protezione individuale
L’Ulss 2, dall’inizio dell’emergenza, ha potuto contare su 168.000 mascherine chirurgiche, 40.000 mascherine Fpp2 e 22.000 Fpp3, distribuite agli operatori: il materiale è stato fornito per la gran parte dalla Regione, tramite Azienza Zero, e in parte frutto di pregressi ordini dell’Ulss 2.
“Sono in arrivo ulteriori ingenti quantitativi di DPI – sottolinea Benazzi -. Se qualche criticità c’è stata nelle forniture si è trattato di problemi di approvvigionamento a livello internazionale: la domanda arriva da tutti i Paesi e, dunque, in questo momento non è facile per nessuno poter disporre di tutti i quantitativi di materiale necessario. Alla Regione e ad Azienda Zero va il nostro sentito ringraziamento per il grande lavoro che stanno svolgendo per dotare le Ulss dei necessari presidi”.