Costretta a lasciare il figlio 13enne in casa da solo per poter lavorare: mamma ucraina denunciata
I fatti risalgono alla scorsa estate, quando la donna (abbandonata dal padre del ragazzino), aveva trovato un impiego stabile in provincia di Verona
Una storia familiare molto travagliata e una decisione drammatica da parte della madre.
Costretta a lasciare il figlio 13enne in casa da solo per poter lavorare: mamma ucraina denunciata
Una brutta storia di solitudine e abbandono. E' quella che ha visto (sfortunato) protagonista un 13enne residente in comune della Pedemontana, che avrebbe trascorso l'intera estate scorsa da solo in casa, con l'unica compagnia di alcuni animali: un cane, due gatti e qualche coniglio.
Il minore sarebbe stato "abbandonato" nell'abitazione dalla madre - una donna ucraina - che, nel frattempo, aveva trovato un lavoro in provincia di Verona. Non potendolo portare con sé, in sostanza, l'avrebbe lasciato nell'appartamento. Ma ad un certo punto, allertati dai vicini di casa, sono intervenuti i Carabinieri che, una volta entrati nell'abitazione, hanno trovato il 13enne in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. Tutto intorno, in casa, le deiezioni degli animali.
Da qui la denuncia scattata nei confronti della madre, cui è stato assegnato un legale d'ufficio. La situazione familiare del ragazzino, nato in provincia di Treviso, è da sempre molto complessa: il padre infatti è andato via di casa circa un anno e mezzo fa, abbandonando lui e la madre.
La donna ha così dovuto far fronte da sola a tutte le difficoltà, finché a inizio estate avrebbe finalmente trovato un lavoro stabile nel Veronese, lontana però da casa. Da qui la drammatica decisione di accettare il nuovo incarico per potersi mantenere e lasciare il figlio da solo, tornando a fargli visita una volta sola ogni dieci giorni.