Treviso

Decreto Coronavirus Treviso, continuava a vendere fiori fuori dal cimitero: denunciato

Denunciate nel capoluogo della Marca tre attività e sette persone per violazione delle misure restrittive legate all'emergenza Coronavirus.

Decreto Coronavirus Treviso, continuava a vendere fiori fuori dal cimitero: denunciato
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Proseguono i controlli in città da parte della Polizia Locale di Treviso per il rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio.

Decreto Coronavirus Treviso, continuava a vendere fiori fuori dal cimitero: denunciato

Proseguono i controlli in città da parte della Polizia Locale di Treviso per il rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio che vieta spostamenti non giustificati e la chiusura di bar, pizzerie, ristoranti e attività artigianali (GUARDA IL VIDEO DEL SINDACO INFURIATO). Al termine della giornata di giovedì 12 marzo 2020 il Comando di via Castello d’Amore ha registrato la denuncia di sette persone e di tre attività economiche:

Il comandante Gallo: "Nessuna giustificazione valida"

«Le sette denunce a carico di altrettante persone sono state verbalizzate in quanto non vi era alcuna giustificazione da parte dei soggetti fermati per motivare la loro presenza sulle strade», spiega il comandante Andrea Gallo.

«Oltre al bar-tabaccheria denunciato nella mattinata di mercoledì, nel pomeriggio è stato deferito all’autorità giudiziaria anche il titolare di un altro bar, autorizzato a tener aperto come da decreto, perché non garantiva la distanza di un metro fra gli avventori. Inoltre è stato sorpreso un venditore di fiori con un banco nei pressi di un cimitero che continuava la propria attività. Per tutti è scattata la denuncia per violazione all’art. 650 del codice penale e, per i tre esercizi, la segnalazione alla prefettura per la sospensione dell’attività economica fino a 30 giorni».

Controlli nei supermercati

Nella mattinata di giovedì scorso sono stati controllati tre supermercati e un ipermercato:

«Le attività commerciali controllate questa mattina hanno messo in atto tutte le buone pratiche per garantire ingressi contingentati e distanza di un metro fra le persone», prosegue Gallo. «I controlli continueranno senza interruzione nei prossimi giorni con personale in borghese anche presso le attività già controllate».

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