Asolo

Decreto Coronavirus violato ad Asolo: denunciate parrucchiera e cliente

Scattata per entrambe la multa prevista di 206 euro ma si sta valutando se procedere con la denuncia penale che prevede l’arresto fino a 3 mesi.

Decreto Coronavirus violato ad Asolo: denunciate parrucchiera e cliente
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Denunciate questa mattina ad Asolo le prime due persone per violazione delle disposizioni del nuovo DPCM in materia di salute pubblica.

Decreto Coronavirus violato ad Asolo: denunciate parrucchiera e cliente

Questa mattina, giovedì 12 marzo 2020, sono iniziati sul territorio di Asolo i controlli da parte delle forze di Polizia nei confronti di varie attività commerciali e di pubblico esercizio a seguito delle disposizioni del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, emanato ieri sera, che ne impone la chiusura. In particolare, nell’ambito dei controlli effettuati, le forze di Polizia hanno individuato un esercizio di parrucchiera nel Comune di Asolo e denunciato per violazione dell’ordinanza di salute pubblica la parrucchiera che stava operando all’interno e una cliente proveniente da fuori Comune.

Scattata la multa da 206 euro

È stata loro contestata la violazione dell’art. 650 del Codice Penale (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”) ed è stata comminata a entrambe una sanzione amministrativa di 206 euro, massima ammenda prevista dal già citato articolo del Codice Penale.

Ora gli organi di controllo stanno valutando se procedere con ulteriori aggravi delle sanzioni, quali ad esempio una denuncia penale che prevede l’arresto fino a 3 mesi.

Il commento del sindaco Migliorini

“Il messaggio che voglio e vogliamo dare come Amministrazione - è l’appello del sindaco Mauro Migliorini - è: attenzione, dobbiamo tutti lavorare assieme, essere compatti, rispettare i Decreti e le norme. Siamo in una situazione di emergenza sanitaria e dobbiamo collaborare tutti per rallentare la diffusione del Coronavirus. Siamo in piena pandemia e se non rispettiamo le regole facciamo del male prima a noi stessi, poi ai nostri clienti e poi alla salute di tutti i cittadini. Rispettate le regole e in particolare chi non deve andare a lavorare, chi non deve andare a fare la spesa, chi non è in stato di necessità o non deve uscire per motivi sanitari, se ne stia a casa.”

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